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Temperelli (Sisal): 'Innovazione ed omnichannel driver del nuovo betting'

26 marzo 2022 - 09:42

Massimo Temperelli, betting managing director Sisal, analizza i trend del 2022 per le scommesse, evidenziando l'avanzare dell'omnichannel grazie alla transizione digitale vissuta anche nel gaming.

Scritto da Cesare Antonini

Le scommesse d'Italia potrebbero rialzare la testa definitivamente con un grande finale di stagione ma con un secondo semestre del 2022 che metterà sul piatto tantissimi eventi compresi i primi Mondiali di calcio giocati in inverno. Per capire come sta il mercato e per avere un quadro chiaro delle prossime tendenze dei bookmaker in relazione ai gusti e alle preferenze degli scommettitori ci siamo avvalsi della competenza e della lunghissima esperienza di Massimo Temperelli, betting managing director Sisal.
Sia per l'online che per il retail, il bookmaker in questione è uno degli operatori principali e capire come stanno cambiando i rapporti tra i due mondi in termini di usabilità da parte dei player e di raccolta di gioco è fondamentale anche se, come ci spiegherà Temperelli, ormai la logica omnichannel si è imposta grazie alla crescita dell'utenza e dell'accelerazione dei processi dopo i lunghissimi lockdown causati dalla pandemia mondiale di Covid-19.


Com’è ripartito il 2022 per le scommesse di Sisal e quali sono le previsioni, anche in base agli eventi sportivi in programma, per l’anno appena iniziato?
“Ci aspetta un anno particolare, il primo della storia col Mondiale nel periodo invernale e di conseguenza con tutte le date del calendario calcistico stravolte per fare spazio a questo grandissimo evento. Il 2022 si è comunque aperto nel migliore dei modi per gli appassionati, con la Coppa d’Africa e le Olimpiadi invernali di Pechino, mentre a settembre vivremo gli Europei di basket, in programma anche in Italia. Un programma così ricco ci fa ovviamente ben sperare e siamo fiduciosi che, grazie anche alla continua innovazione del nostro prodotto, continueremo a crescere attraendo un numero sempre maggiore di appassionati”.
 

Con il vostro bookmaker non abbiamo comunque chiuso il bilancio del 2021 dal punto di vista del betting. C’è chi dice che, per certi versi, lato retail, è forse andato peggio del 2020: quali sono le vostre analisi e deduzioni dai dati?
“Gli anni 2020 e 2021 sono stati due esercizi molto diversi fra loro ma entrambi molto difficili per il retail ed è quindi difficile, se non addirittura sbagliato, tentare di metterli a confronto – prosegue Massimo Temperelli - preferiamo guardare avanti e mettere a frutto quello che abbiamo imparato. Quello che ci dicono chiaramente i dati è che la pandemia ha dato una fortissima spinta a un trend già avviato da tempo, ovvero quello dello spostamento sempre più marcato del gioco dal retail all’online. I mesi di lockdown hanno costretto anche le persone più restie a mettersi alla prova con la tecnologia e col mondo digitale, traghettandole verso l’esperienza interattiva per passare poi a quella omnichannel. I due canali, retail e online, sono infatti perfettamente complementari, fino a diventare sinergici. Di fatto il cliente è lo stesso ed ha necessità di accedere a servizi offerti da ciascun canale a seconda dei momenti della giornata e dell’evento sul quale scommettere. Non si tratta di un vero e proprio 'passaggio', quindi, ma di un processo di arricchimento dell’esperienza come ad esempio la disponibilità di un palinsesto anche di notte oppure la facilità di ricercare della scommessa più 'strana' in mezzo a decine di migliaia. E se si vogliono incontrare i vecchi amici, basta tornare in agenzia e confrontare i propri punti di vista o sfidarsi ciascuno con il proprio pronostico. Ma se non si ha molto tempo, ora c’è anche Tipster, cioè la piattaforma esclusiva messa a disposizione da Sisal per condividere le proprie giocate e mettere in mostra (e a frutto, guadagnando bonus) il proprio talento da scommettitore oppure, al contrario, prendere spunto dai migliori clienti Sisal e copiare le giocate dei più bravi”.
 

Dal punto di vista del prodotto i bookmaker d’Italia sono ormai al completo e hanno tutti gli strumenti idonei o c’è qualcosa da integrare e magari da mutuare dai mercati stranieri?
“Non credo che ci sia un mercato in cui si può pensare di essere 'arrivati', perché i tempi cambiano e di pari passo cambiano le esigenze dei clienti, gli strumenti tecnologici e le abitudini dei consumatori. A maggior ragione nel nostro settore, dove gli spunti per migliorarsi non mancano: prendiamo spunto dai mercati stranieri ma anche e soprattutto direttamente dai nostri clienti, cogliendo i loro suggerimenti, anticipando i trend e ideando sempre nuove soluzioni e proposte di gioco. Sisal ha nel suo Dna l’innovazione e dedica tantissime energie e risorse allo sviluppo dell’offerta e degli strumenti. Ultima iniziativa in ordine di tempo è il Sisal Innovation Lab – spiega il Betting managing director Sisal -, un centro innovativo di esplorazione e sperimentazione tecnologica per giovani talenti inaugurato nel giugno scorso a Torino presso la Fondazione Agnelli, realizzato in collaborazione con primarie realtà tech e digital come Talent garden. Attraverso il Lab abbiamo la possibilità di affrontare ed esplorare temi strategici per il nostro business, come l’implementazione dell’intelligenza artificiale applicata al gioco responsabile, pilastro della nostra strategia di crescita”.
 

Tra la nomina del presidente della Repubblica e il festival di Sanremo le novelty bets crescono o rimangono più un effetto marketing per fare comunicazione di brand? E le scommesse sulle elezioni politiche in Italia potrebbero essere validate visto anche l’imperversare di sondaggi che influenzano in maniera decisamente più profonda il voto?
“Le scommesse speciali suscitano sempre più interesse nella clientela e, se un tempo venivano utilizzate soprattutto come leva per la comunicazione del brand, oggi hanno un risvolto importante anche in chiave di business. La dimostrazione più eclatante è stata la raccolta del Festival di Sanremo di quest’anno, che noi abbiamo quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso: un risultato eccezionale considerando che già nell’edizione 2021 avevamo registrato numeri considerevoli. Le novelty bets fanno emergere il lato puramente di entertainment della scommessa, per questo Sisal è sempre più attenta a garantire un’offerta completa e distintiva anche in ambiti extra sportivi. Inoltre è una eccellente opportunità per ingaggiare una fascia di pubblico che è poco interessato alle scommesse sportive e che può avvicinarsi al nostro mondo in occasione di grandi eventi come Sanremo. Le scommesse sulle elezioni politiche italiane sono vietate - e al momento non vedo aperture in questo senso anche se, viste le tante evoluzioni nel palinsesto avvenute negli ultimi anni e considerando che questa possibilità esiste nei mercati esteri, chissà che qualcosa possa cambiare”.
 
IL 2021 DEL BETTING D'ITALIA - Nel 2021 le scommesse sportive in agenzia hanno totalizzato una raccolta da 2 miliardi di euro come recitano i dati contenuti nel report dell’Agenzia delle dogane e monopoli. Sul dato pesa il lungo lockdown che ha fermato la rete fisica da ottobre 2020 al giugno successivo, con un crollo del 58,1 percento rispetto al 2019, l'ultimo anno interamente operativo per le agenzie. Da gennaio a dicembre 2021, Napoli risulta la provincia dove si è giocato di più, con 311 milioni di euro. Seconda la provincia di Roma con 169,4 milioni, mentre Milano è sull’ultimo gradino del podio con 114 milioni. Le scommesse virtuali in agenzia hanno invece raccolto 1,1 miliardi, il 37,5 percento in meno rispetto al 2020.

 

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