Tino (Betsson): 'Il brand principale entra con forza sul mercato italiano, ok apertura dignità'
Stefano Tino managing director Betsson lancia la partecipazione al bando di gara del riordino del gioco online di due concessioni col lancio del principale del gruppo.
“Parteciperemo al bando con due licenze e dopo attente riflessioni e ottime performance del brand StarCasino, abbiamo deciso di lanciare il marchio principale che opera sui mercati internazionali, Betsson. Entriamo con grande forza e con il lancio di oggi del progetto infotainment con brand ambassador Francesco Totti, abbiamo mostrato quanto sia forte l’interesse al mercato italiano”. Stefano Tino, managing director di Betsson, ha commentato così a margine dell’evento di lancio di oggi al Cargo di Officine Farneto a Roma.
Notizie importanti per il mercato dopo l’annuncio di Tino e arriva in Italia un altro importantissimo brand di gioco online: “Avevamo scelto di non schierare il marchio principale in Italia mentre vive i con profitto in altri contesti internazionali. Abbiamo svolto una serie di riflessioni, maturato conoscenze tramite l’altro marchio StarCasino che ha superato le più rosse previsioni con crescite del 24-25% anno su anno negli ultimi esercizi e abbiamo, quindi, deciso di investire e di strutturarci sul territorio italiano con tecnologia, personale e prodotto.”
La scelta per Tino è stata drastica: “Non è esistito bianco e nero e ho deciso di procedere solo in caso di un’azione forte e diretta: avanti tutta! Una settimana fa siamo andati online con il brand madre e oggi la presentazione di Betsson.sport, di Francesco Totti come brand ambassador, del progetto di valorizzazione anche degli sport minori e ieri della As Roma come partner: se volevamo entrare con forza l’abbiamo appena dimostrato.”
Come annunciato il gruppo porterà in gara nel riordino di gioco online due licenze. Ottime le azioni promozionali di branding di oggi e degli ultimi mesi ma per un nuovo marchio sarà complesso lanciare i prodotti senza poter fare pubblicità: “Nell’attuale bozza di regolamento passata in Consiglio dei ministri e che speriamo di vedere presto in maniera definitiva, ci sono aperture importanti per quello che riguarda il divieto totale di pubblicità imposto col decreto Dignità - analizza Tino - credo in una regolamentazione stringente ma anche che il divieto totale sia sbagliato perché in questo modo non si tutela il giocatore. Il settore è stato danneggiato da una pubblicità troppo esagerata ma le regole c’erano già, bastava rispettarle. Tra le novità c’è uno 0,2% che i bookmaker devono investire in progetti sociali e di promozione della cultura del gioco che crediamo sia la strada corretta che andava scelta molto tempo fa.”