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Truffe online: qual è la situazione attuale?

30 giugno 2023 - 09:45

Cos’è il phishing e perché le altre truffe online sono in aumento? Cerchiamo di capire come difenderci da questi tentativi, spesso a buon fine, in rete.

Scritto da Redazione
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In un mondo sempre più digitalizzato, le truffe online sono diventate un problema reale. La segnalazione siti truffa è, quindi, molto importante con oltre 10 milioni di euro di danni ogni anno. 

Segnalare phishing o siti truffa è diventato un’esigenza da non sottovalutare in un mondo sempre più connesso e digitalizzato. Per questa ragione, nel Codice Penale del nostro Paese, abbiamo 6 diverse tipologie di crimini informatici. La più conosciuta è proprio il phishing che, attraverso sms o mail contraffatti, è in grado di rubare informazioni riservate (come dati personali o bancari) a utenti ignari di cosa stia accadendo. L’attuale stato delle truffe online è in aumento ed è bene comprendere, fino in fondo, come proteggerci da questo tipo di truffa con consigli semplici ma fondamentali. 

Segnalare truffe online: è possibile?

Con un fenomeno in aumento è chiaro che aumentino anche le segnalazioni: parliamo di quasi 200mila segnalazioni in un anno con oltre 10 milioni di euro di danno. Gli hacker sono diventati sempre più capaci e le truffe più insidiose e più nascoste. La Polizia Postale e la Guardia di Finanza, comunque, stanno facendo un lavoro certosino aprendo fascicoli su circa 3750 persone, quindi su potenziali truffatori online. 

L’Italia, infatti, è uno dei paesi più colpiti insieme a Spagna, Brasile, Canada e Guatemala e il comparto in cui ci sono più casi è quello bancario con casi di phishing anche sull’Agenzia delle Entrate e su Poste Italiane. Ovviamente ci sono altre truffe molto semplici: il pacco su Amazon, il corriere che ci consiglia di sbloccare una consegna, una finta donazione e tanto altro. 

Come si può verificare un attacco?

Il phishing ha una procedura molto simile in tutti i casi: si utilizza, infatti, una mail che sembra essere stata inviata da una banca o da un sito che conosciamo bene e, cliccando su un link di raccordo, i criminali indirizzano le vittime verso siti falsi in cui si inseriscono informazioni sensibili. Una volta inserite, ovviamente, esse verranno rubate. I loghi, i corpi delle mail, sono sempre più minuziosi e, nella maggior parte dei casi, diventa veramente difficile comprendere di essere vittime di una frode. 

Facciamo, comunque, sempre attenzione ad alcuni errori di forma, ortografia errata, una comunicazione troppo generica. E, prendiamoci sempre del tempo per valutare una telefonata al contatto in banca prima di cliccare o inviare dati che non sappiamo se siano stati, davvero, richiesti. 

Non solo phishing comunque: abbiamo alcuni tentativi, molto furbi, di truffe sentimentali anche, e soprattutto, attraverso i social. Una persona ci contatta, parla con noi, attira la nostra attenzione, ci videochiama, sempre premurosa, attenta, diciamo innamorata. Proprio a quel punto scatta la richiesta di denaro, a volte per un problema di salute, a volte per un improvviso licenziamento, a volte per un debito pregresso. Colpire la gente sola con un finto amore è qualcosa di moralmente aberrante e veramente difficile da scoprire. Cerchiamo, se possiamo, di essere diffidenti, il dubbio è un amico vero in tanti casi della vita, soprattutto online. 

Cosa fare in caso di avvenuta truffa?

Niente panico, si può sempre inviare una segnalazione online per reati telematici attraverso il sito della Polizia Postale che, da alcuni anni, sta svolgendo indagini a tutto campo per cercare di frenare l’avanzare di questo tipo di situazioni spiacevoli. Certo, la tecnologia avanza e con essa migliora la qualità della truffa (in alcuni casi è davvero difficile accorgersi di cosa stia accadendo). Ci sono, infatti, dispositivi che permettono di creare finti shop online, altri che permettono truffe sul supporto tecnico, altri ancora creano messaggi allarmistici molto credibili. Insomma, non è una cosa semplice accorgersi di cosa stia accadendo ma neppure impossibile. 

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