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As.Tro: 'Modifica condizioni contrattuali, gestori non aderiscano'

23 luglio 2018 - 11:52

L'associazione As.Tro raccomanda agli iscritti di non aderire alle iniziative dei concessionari miranti a modificare le condizioni contrattuali in essere.

Scritto da Redazione
As.Tro: 'Modifica condizioni contrattuali, gestori non aderiscano'

 

As.Tro prosegue l’attività di monitoraggio della situazione del settore slot ed, in particolare, "dei comportamenti anomali che, in questa delicata fase, alcuni concessionari stanno adottando attraverso iniziative -spesso unilaterali- mirate alla modifica delle condizioni contrattuali in vigore".
In questa fase, si legge in una nota, As.Tro raccomanda agli iscritti di "non aderire a tali iniziative e di astenersi dalla restituzione dei nulla osta interessati, continuando comunque a darne segnalazione all’Associazione che le veicolerà con immediatezza alle Autorità competenti, valutando al contempo le contromisure da adottare dal punto di vista giuridico.
Infatti, in un simile contesto dove è a rischio la sopravvivenza materiale degli iscritti e del gioco legale, qualora non vengano adottate soluzioni correttive ai vari livelli normativi e regolamentari, e laddove i comportamenti dei soggetti concessionari non vengono improntati a principi di correttezza, As.Tro non potrà far altro che promuovere azioni sia in ambito particolare che generale.
In ambito particolare, non solo ogni qual volta i propri iscritti siano destinatari di comportamenti che violano precetti contrattuali, ma anche quando i comportamenti medesimi siano contrari ad una buona fede oggettiva, travalicando nell’abuso di diritto (secondo il principio consolidato nel nostro ordinamento che vieta l’uso di un diritto o di una facoltà per giungere ad una situazione di grave sproporzione tra il vantaggio proprio e il pregiudizio altrui).

In ambito generale, mediante ricorso alle Autorithy e agli organi giurisdizionali italiani ed europei, al fine di far cessare ogni possibile abuso che pregiudichi il diritto alla iniziativa economica e alla libera concorrenza, con l’affermazione di situazioni di monopolio od oligopolio a grave danno degli operatori economici più deboli".

 

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