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New slot e Vlt: As.Tro chiama in gioco l’Antitrust

24 ottobre 2018 - 10:00

Tanti i temi d'attualità trattati dal Comitato di presidenza nazionale di As.Tro, riunito a Bologna, focus sulll'intervento dell'Antitrust.

Scritto da Ac
New slot e Vlt: As.Tro chiama in gioco l’Antitrust

 


Bologna - Sarà l’Antitrust a intervenire rispetto alla situazione di estrema criticità in cui si trova la filiera degli apparecchi in seguito alle proposte unilaterali di modifica contrattuale avanzate da alcuni concessionari nei confronti dei gestori. È quanto deciso dall’associazione dei gestori As.Tro - Assotrattenimento 2007, in occasione della riunione del Comitato di Presidenza che si è svolta nella serata di ieri 23 ottobre a Bologna.

Dopo l’intenzione annunciata nei giorni scorsi dall’organismo di valutare un eventuale ricorso all’Autorità garante della concorrenza rispetto alle criticità generate sul mercato da diverse clausole contrattuali adottate dai concessionari che gestiscono le reti di apparecchi, il comitato di presidenza  - secondo quanto apprende Gioconews.it a margine della riunione - avrebbe deciso di andare avanti su questo binario, chiedendo l’intervento dell’Authority in merito al presunto abuso di posizione dominante ravvisato dai gestori, per poi estendere il campo di applicazione al modello generale.

Nell’analisi commissionata dall’associazione a un importante studio capitolino che verrà ora condivisa con l’Autorita garante, viene esaminato l’intero modello di gestione del comparto, allo scopo di capire se nell’impianto attuale di filiera si può effettivamente individuare un modello compatibile alle previsioni del legislatore, oppure se si possono ravvisare delle distorsioni che possano provocare alterazioni della concorrenza.

Tra i punti critici oggetto di discussione nel vertice di ieri e individuata nello stesso studio sulla concorrenza, si ravvisa la disparità di rapporto tra gestore e concessionario che si manifesta per esempio - secondo i consiglieri di As.Tro - nel fatto che, nel contratto standard siglato tra le due categorie, sono previsti fino a 52 obblighi in capo ai gestori contro uno soltanto in capo al concessionario. La domanda posta dall’associazione all’Authority è dunque se - una volta risolto il quesito dell’abuso di posizione dominante - l’impianto normativo attuale coincide concretamente con lo spirito che aveva spinto il legislatore a scrivere le norme vigenti sul mercato dei giochi. Oppure se, come sostengono i gestori As.Tro, si può ravvisare una sostituzione della potestà normativa da parte del concessionario che attraverso le proprie interpretazioni delle norme sembra sostituirsi all’amministrazione e al Parlamento.

 

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