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Cardia: 'Provincia di Bolzano risolva la Questione territoriale'

01 luglio 2019 - 14:29

Dopo le ordinanze del Consiglio di Stato che hanno sospeso chiusure di sale gioco di Bolzano, il legale Geronimo Cardia invita Provincia a 'rimeditare' legge vigente.

Scritto da Redazione
Cardia: 'Provincia di Bolzano risolva la Questione territoriale'

“È certamente importante la conferma del decreto cautelare intervenuta a seguito della camera di consiglio del noto giudizio per revocazione. Le aziende del comparto che sono attive con sale sul territorio della Provincia di Bolzano possono continuare a esercitare le funzioni pubblicistiche loro ascritte senza ricorrere ai licenziamenti, almeno per il 2019. La fase di merito dovrebbe svolgersi entro l’anno ed a seguire dovrebbe intervenire la relativa pronunzia”.

Così il legale Geronimo Cardia, che ha seguito in prima persona i giudizi, commenta a Gioconews.it le ordinanze con cui il Consiglio di Stato ha sospeso le chiusure di alcune attività nei giudizi di revocazione contro la sentenza con cui lo scorso marzo aveva confermato la decadenza delle autorizzazioni e negato l'effetto espulsivo della normativa vigente.

 

È vero che ciò riguarda la verticale distributiva del gioco attraverso le sale (destinatarie dei provvedimenti espulsivi nel 2016), mentre risultano allo stato cancellate dal territorio di Bolzano la sostanziale totalità delle realtà appartenenti alle verticali distributive delle Awp dai bar (dal 2010) nonché delle Awp e delle scommesse dai tabacchi (da giugno 2018). Per questi ultimi sono pendenti i contenziosi davanti al Tar di Bolzano, che tuttavia non ha riconosciuto la sussistenza dei presupposti per la sospensione delle chiusure. Le discussioni di questi contenziosi potrebbero attendere l’esito del giudizio di revocazione, come spingersi in avanti autonomamente, laddove si condivida il fatto che la sostanziale totalità dei tabaccai della provincia è assodato si trovi in località interdette dal distanziometro espulsivo e si riconosca ai medesimi l’oggettiva impossibilità di spostamento”, prosegue Cardia.
 
 
“Ora, al di là dell’andamento dei contenziosi sui quali ovviamente il comparto deve contare per salvaguardare la pubblica funzione che svolge con i propri dipendenti, è di tutta evidenza che sarebbe auspicabile che la politica della Provincia di Bolzano prenda anch’essa in mano la 'Questione territoriale' che in concreto si pone da anni. Magari seguendo l’esempio dei Governi di ormai tante altre Regioni che responsabilmente hanno ritenuto di rimeditare le misure di fatto sostanzialmente proibizioniste precedentemente imposte sull’onda emotiva dei primi anni di questo decennio. La tutela effettiva dell’utente problematico, di quello patologico, come a prevenzione dell’utente cosiddetto razionale certamente non passa per l’applicazione di distanziometri che vietano la sostanziale totalità del territorio, ma attraverso precise azioni di prevenzione e comunicazione, attraverso misure di autentica riduzione (non eliminazione) dell’offerta pubblica nonché efficaci misure di ulteriore qualificazione dell’offerta”, conclude l'avvocato.
 

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