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Comune Roma: 'Regolamento gioco, si attende parere dei dipartimenti'

28 novembre 2016 - 10:22

Regolamento sul gioco del Comune di Roma fermo all'esame dei dipartimenti Sviluppo attività economiche e Politiche sociali, M5S punta su approvazione.

Scritto da Fm
Comune Roma: 'Regolamento gioco, si attende parere dei dipartimenti'

 

Si preannunciano tempi lunghi per l'entrata in vigore del 'Regolamento sale giochi e giochi leciti' presentato al Consiglio comunale di Roma ai primi di novembre, che vede come primi firmatari Maria Agnese Catini e Nello Angelucci del Movimento cinque stelle. Secondo quanto apprende Gioconews.it dallo stesso Angelucci "il testo è ancora fermo all'esame dei competenti dipartimenti", chiamati a inviare il proprio parere. "Un  atto dovuto" per il portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Massimo Enrico Baroni.

 

In particolare, ad esprimersi sul suo contenuto devono essere i dipartimenti Sviluppo attività economiche e Politiche sociali. Successivamente dovrà passare l'esame delle commissioni competenti e quello di tutti i Municipi di Roma, per la ricezione delle loro osservazioni. Infine, potrà tornare all'attenzione dell'Assemblea per il voto finale.


Il 'cuore' della delibera, come sottolineato anche dal sindaco Virginia Raggi, è il divieto di attività di gioco nel centro storico e nelle aree circostanti, con particolare riferimento al Municipio I. In tutta la città viene introdotto un distanziometro di 500 metri e l'obbligo di bandire l'installazione di apparecchi dagli "immobili di proprietà della Civica Amministrazione, negli immobili delle società partecipate della stessa, nei chioschi su suolo pubblico, nelle aree pedonali o comunque interdette alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie". Nel caso in cui tali attività fossero presenti in immobili locati o concessi dall 'Amministrazione, non si procederà al rinnovo del contratto alla prima scadenza di legge.
 

ORARI E CARATTERISTICHE DEI LOCALI - Altrettanto fondamentali sono il limite al funzionamento di slot e Vlt fra le 10 e le 14 e tra le 18 e le 22, e il divieto di qualsiasi attività pubblicitaria, diretta o indiretta, relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco, che inoltre non possono essere aperte "nel raggio di 200 metri da sportelli bancari, postali o bancomat, né agenzie di prestiti di pegno o attività in cui si eserciti l'acquisto di oro, argento od oggetti preziosi". Fissate anche le caratteristiche dei locali con offerta di gioco, che devono essere ubicati "esclusivamente al piano terra degli edifici purché non all'interno o adiacenti a unità immobiliari residenziali; non è ammesso l'utilizzo di locali interrati o seminterrati e l' accesso ai locali deve avvenire direttamente dalla pubblica via". Ai fini del rilascio dell' autorizzazione il locale deve rispettare: la normativa vigente in materia di barriere architettoniche; la normativa vigente in materia di inquinamento acustico; la normativa vigente "in materia igienico-sanitaria e sicurezza sui luoghi di lavoro; i regolamenti locali di Polizia Urbana; la normativa urbanistica edilizia vigente. Il locale deve rispondere ai requisiti di sorvegliabilità previsti dali 'art.4 del D.M.  564/92 modificato con successivo decreto 5.8.1994 n.534".
 
LA POLEMICA CON IL PD - Il testo è poi finito sotto l'attacco della minoranza Pd, proprio per il 'focus' sul divieto di gioco nel centro storico, forse dimenticando che a questo limite si affianca anche il distanziometro dei 500 metri, valido anche nelle periferie. Un'altra disputa, sempre in casa Dem, ha visto protagonista l'ex consigliere capitolino Dario Nanni, che nella passata consiliatura aveva presentato una sua bozza di regolamento, mai giunta al voto dell'Assemblea. Proprio da questo testo, secondo Nanni, il Movimento cinque stellle avrebbe attinto a piene mani per scrivere il proprio, che sarebbe nient'altro che "un copia-incolla malriuscito".

DI MAIO OTTIMISTA - Nonostante le polemiche, il Movimento cinque stelle va avanti e difende il regolamento, come testimoniano anche le recenti dichiarazioni del vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, prima al videoforum Ansa e poi al programma Rai 'L’Arena', condotto da Massimo Giletti.
 

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