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Emilia, Bertani: 'Da Regione nuovo colpo di spugna su legge gioco'

22 gennaio 2019 - 14:51

Il consigliere M5S Andrea Bertani commenta nuova delibera della Regione Emilia Romagna che dispone nuove proroghe ad attuazione della legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Emilia, Bertani: 'Da Regione nuovo colpo di spugna su legge gioco'

“Con questo ennesimo colpo di spugna Bonaccini rischia di azzerare tutti gli sforzi fatti in questi anni per cercare di limitare il gioco d’azzardo patologico. La norma che proroga di altri sei mesi lo spostamento delle sale slot e che rimanda fino a 10 anni l’applicazione dei divieti, qualora una nuova scuola di trovi a ridosso di un centro scommesse, sono semplicemente vergognose”.

È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale dell'Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle, riguardo alla delibera approvata ieri dalla Giunta che inserisce nella nuova legge regionale di contrasto al Gap alcuni “accorgimenti” sulla chiusura delle sale gioco poste vicino a luoghi sensibili come scuole e ospedali.

 

La delibera, per esempio, stabilisce che il periodo di proroga di sei mesi concesso per consentire lo spostamento dell'attività in una zona non vietata, "può essere ulteriormente prorogato per un massimo di ulteriori sei mesi", in ragione di "particolari esigenze che ciascun Comune potrà valutare e dovrà adeguatamente motivare".

Anche per "salvaguardare gli investimenti effettuati e tutelare il legittimo affidamento degli operatori economici", si legge ancora nella delibera, la norma non ha effetto "per un periodo congruo a consentire l'ammortamento degli investimenti effettuati, comunque non eccedente la durata massima di dieci anni". Quindi, nessun trasloco immediato.
E ancora, nella delibera regionale si afferma che rispetto al divieto di nuova installazione delle macchinette, "in sede di prima applicazione il controllo non viene effettuato qualora gli apparecchi siano collocati all'interno di sale gioco o scommesse soggette, per effetto della mappatura, a chiusura o delocalizzazione". Detta in altri termini, chi ha l'obbligo di spostarsi non deve temere multe istantanee.
Per quanto riguarda i punti di raccolta delle scommesse, l'attività che si svolge in locali situati a meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili "non potrà protrarsi oltre la scadenza dei contratti di concessione in essere e comunque, comprese le eventuali proroghe, non oltre il 31 dicembre 2019". Inoltre, "il divieto di nuova installazione dei cosiddetti corner decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione della presente delibera".
Inoltre, "il divieto di prosecuzione dell'attività di raccolta scommesse non si attua mediante la chiusura dell'esercizio commerciale in cui la raccolta si svolge, bensì mediante la disattivazione degli apparecchi per il gioco d'azzardo". Le attività degli sportelli e dei picchetti degli allibratori all'interno degli ippodromi sono consentite solo "in relazione alle corse dei cavalli e nelle giornate in cui si svolge il programma di corse dell'ippodromo". Infine, "i dati che i Comuni devono trasmettere all'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo patologico si riferiscono anche alla chiusura dei cosiddetti corner. Qualora risulti una persistente inattività da parte dei Comuni, la Regione valuterà quali azioni adottare".
 
Purtroppo quello che temevamo si è puntualmente avverato – aggiunge Andrea Bertani – Dopo il bluff sullo spegnimento delle slot e Vlt all’interno di bar e tabaccherie che per una bizzarra interpretazione della normativa nazionale potranno restare accese fino al 2021, dopo quello sulle ticket redemption, per i quali l’Assemblea legislativa aveva vietato di consentirne l’utilizzo ai minori mentre la giunta regionale li ha poi salvati con una ridicola delibera attuativa che ha indebolito il divieto o meglio l’ha vanificato,  Bonaccini ne ha combinata un’altra delle sue, cedendo alle lobbies dell’azzardo e di fatto annacquando quella legge contro l’azzardo patologico che proprio il Movimento 5 Stelle aveva con molta fatica spinto la maggioranza Pd ad approvare. Per noi quello che è stato messo nero su bianco nella delibera approvata ieri non è altro che un colpo di spugna bello e buono e che finalmente fa cadere la maschera al presidente di questa Regione, evidentemente bravo a mantenere gli impegni non nei confronti dei cittadini e di chi d’azzardo si ammala, ma solo verso gli imprenditori che in questi mesi hanno fatto un pressing costante affinché la legge anti-slot venisse depotenziata”.
 
“La lobby dell’azzardo, grazie a Bonaccini, ha vinto. Ai cittadini resta il problema dell’azzardopatia che continua a gettare nella miseria intere famiglie e a caricare di costi il nostro sistema sanitario regionale. Oggi abbiamo due primati: sulla carta la legislazione più avanzata in materia di contrasto all’azzardo patologico, nell’attuazione pratica invece delibere attuative che smontano pezzo per pezzo la legge e la diluiscono in maniera quasi omeopatica, permettendo di ignorare quasi totalmente le norme esistenti.  Insomma, mentre l’Assemblea legislativa ha approvato norme importanti di contrasto all’azzardopatia, la Giunta guidata da Bonaccini è stata abilissima a renderle praticamente lettera morta. Un delitto perfetto”, conclude Andrea Bertani.
 

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