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Amusement: anche Prince of Persia diventà realtà (virtuale)

17 febbraio 2020 - 12:02

Il celebre videogioco di Ubisoft, Prince of Persia, scopre una nuova dimensione con la realtà virtuale che lo porta in oltre 300 sale in Europa e nel mondo.

Scritto da Vincenzo Giacometti

Il principe persiano continua a correre. E ora lo fa attraverso una nuova dimensione, che è quella della realtà virtuale. Il celebre videogame di Ubisoft, che è passato alla storia dopo l'enorme successo che lo ha visto transitare per qualunque piattaforma di videogiochi, è adesso pronto a tornare nei locali pubblici attraverso una nuova esperienza sensoriale, come quella offerta dalla Escape Room. Grazie a “Prince of Persia: The Daggers of Time”, ultimo titolo di giochi Vr interattivi per gruppi di Blue Byte (che si aggiunge ai già popolari “Assassin’s Creed: Origins” e “Assassin’s Creed Odyssey”, progettati in collaborazione con Triotech). Il principe si prepara a sbarcare in oltre 300 località dislocate in Europa, Asia, Australia e Nord America.

COME FUNZIONA PRINCE OF PERSIA VR - Il gioco si svolge nella trilogia di Prince of Persia e coinvolge da due a quattro giocatori che vengono convocati nella Fortezza del Tempo da Kaileena (l'imperatrice del tempo). Da lì devono lavorare insieme per impedire a un Magi malvagio di far risorgere un'orda di mostri di sabbia. Per avere successo, i giocatori devono fare squadra e trovare una via d'uscita risolvendo enigmi, usando oggetti vicini, scalando paesaggi e usando abilità incluso il controllo del tempo.


IL GIOCO IN ORIGINE – Nella versione “di base” del videogame, il giocatore controlla il Principe che deve trovare l'uscita dai vari livelli, che sono grandi e labirintici ambienti bidimensionali con visuale di lato, estesi su molte schermate in tutte le direzioni. Non ci sono scale di alcun tipo, e per salire a un piano superiore il Principe deve posizionarsi a un margine della piattaforma, saltare in alto, aggrapparsi al bordo e tirarsi su a forza di braccia. Altri movimenti possibili sono correre o camminare con cautela, calarsi verso il basso, fare salti in lungo, aggrapparsi al volo per non precipitare. La difficoltà del gioco sta nel fatto che è giocato in tempo reale, quindi l'utente deve completare l'avventura senza interruzioni entro un'ora. Su alcune piattaforme è però possibile salvare il gioco all'inizio di ogni livello, ma il limite di tempo non viene riaggiornato: l'unico modo per perdere il gioco è lasciare che il tempo scada. Le vite infatti sono illimitate e se l'eroe viene ucciso il gioco ricomincia all'inizio del livello o ad un punto intermedio in alcuni livelli. L'energia è rappresentata da piccole ampolle in basso a sinistra. Ognuna di queste si svuota in seguito a piccole cadute, pozioni blu (veleni), ferite riportate nei combattimenti con gli sgherri del visir o alla caduta in testa di tegole fissate male nel soffitto, mentre si svuotano tutte istantaneamente nel caso il principe affronti disarmato un nemico, finisca in lame, spuntoni, tagliole o se precipiti in burroni molto alti (questi si originano anche dopo la caduta di alcune piastrelle che il personaggio potrebbe calpestare ignaro). Una volta che tutte le ampolle sono vuote, il principe muore. È però possibile recuperare l'energia bevendo dalle fiale rosse, o aumentare addirittura il numero di borracce esistenti ingerendo un liquido che si trova in speciali ampolle, più grosse delle semplici borracce e, solitamente, nascoste o poste in aree pericolose. Oltre alle pozioni rosse e blu vi è quella verde, che in caso di cadute improvvise attutisce l'impatto oppure, presa in particolari livelli rovescia il monitor complicando lo svolgimento del gioco. Il gioco ha un tasso di violenza e di sangue (riscontrabile, ad esempio, nelle letali trappole disseminate nel palazzo) quasi mai raggiunto nelle altre produzioni dell'epoca. Il combattimento avviene sotto forma di duelli uno contro uno con la spada, che hanno luogo quando il principe si imbatte in una delle guardie, che attendono in punti fissi. Le mosse possibili, oltre ad avanzare e indietreggiare, sono attaccare e parare i colpi dell'avversario. Gli avversari possono rispondere di rimando a un attacco con un contrattacco o spedire il Principe, se quest'ultimo indietreggia, verso trappole, trabocchetti o crepacci (cosa molto frequente nei livelli più avanzati). Anche il giocatore però, in alcuni casi, può farlo con loro, risparmiando tempo ed energia sufficienti per affrontare altri pericoli ed avversità. Caratteristiche, queste, che oltre a rendere all'epoca il videogame assolutamente unico, lo rendono ancora oggi ideale per una esperienza di Escape Room.
 
 
LA STORIA DEL VIDEOGAME - Sviluppato originariamente per Apple II nel 1989, Prince of Persia è stato prodotto nel tempo anche per altre piattaforme. L'anno successivo erano già state create le versioni per Amiga, Atari St e i Pc Ibm compatibili. Nel 1992 Prince of Persia divenne disponibile anche per il Sega Master System, Sega Mega Cc, Nes e il Game Boy di Nintendo, oltre che per Apple Macintosh per cui la grafica era migliorata. La versione Snes invece, comprende sia musica sia grafica migliorate, come pure nuovi livelli ed espansioni. Nel 1993 seguì la versione per Sega Mega Drive; sei anni dopo uscì la versione per il Game Boy Color, mentre all'inizio del 2000 uscirono le versioni in Java per i telefoni cellulari. In occasione del recente titolo “Prince of Persia: Le sabbie del tempo”, nella versione per Playstation2 si consentiva di sbloccare il gioco originale, scoprendo un'area segreta. La versione Sam Coupé, uscita nel 1992, è da considerarsi unica, poiché creata in modo non ufficiale con grafica copiata pixel per pixel dai fotogrammi del gioco originale, e mostrata solo alla Domark, i distributori inglesi del gioco Prince of Persia, per potenziale lancio del gioco. La conversione fu poi distribuita per il fatto che non avrebbe comportato ulteriori spese di sviluppo, nonostante non ci fosse molto supporto per l'utente nel gioco. Dal momento che questa versione è stata prodotta indipendentemente ed interamente da una persona, Chris White, contiene tuttavia molti bug non risolti.
Un rifacimento, “Prince of Persia Classic”, è stato sviluppato da Gameloft e pubblicato nel Marketplace di Xbox Live il 13 giugno 2007. Gli sviluppatori hanno rimodernato vistosamente la grafica di gioco senza però snaturare l'atmosfera di quello originale, includendo nuove trappole e nemici. Nel 1996 è stato eseguito da programmatori russi il port non ufficiale su ZX Spectrum 128k, mentre il 16 ottobre 2011 è stato eseguito il port su Commodore 64 della versione originale per Apple II. Il 29 marzo 2012 l'autore, con una nota nel suo blog personale, ha scritto di avere ritrovato il codice sorgente della versione per Apple II, che pensava fosse andato perso. Il 17 aprile 2012, grazie all'aiuto di professionisti del recupero dati, è riuscito l'intento di recuperare il codice sorgente, in seguito pubblicato. Per giocare al gioco originale sulle attuali piattaforme Windows è stato reso disponibile un front-end sviluppato da programmatori indipendenti della comunità: “Prince of Persia Total Pack”. Tramite tale front-end è possibile eseguire il gioco in una finestra DosBox, ma anche scaricare dei pacchetti con nuovi livelli realizzati dagli utenti e personalizzare il gioco.
 

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