Ippodromo Snai La Maura, Zatlan la spunta alla grande
Il resoconto delle corse ippiche disputate all'ippodromo Snai La Maura venerdì 13 aprile.
All’Ippodromo Snai La Maura di Milano secondo appuntamento di aprile con il trotto. Un venerdì con il tempo variabile e una pista reduce dal forte acquazzone della sera precedente. Comunque sia, a dodici giorni dall’appuntamento del 25 aprile, a La Maura si è cominciato a respirare aria di G.P. Nazionale visto che la gara di cartello era il Premio Lana del Rio, prova di preparazione sui 2250 metri alla classica riservata ai 3 anni. Al rientro dalla vittoria nel Premio Allevatori e alla prima uscita per il nuovo training del team Gocciadoro, Zlatan ha ribadito di essere un potenziale primaserie dominando i rivali di giornata: il portacolori della scuderia Robin si è impegnato in un percorso allo scoperto ai lati del rivale dichiarato Zar Ross, già al mezzo giro finale era assoluto padrone della situazione e nonostante una retta finale non brillantissima (d’altronde era assente dalle competizioni da dicembre) si è mantenuto chiaramente in vantaggio, completando la sua fatica a media di 1’14”6 sui 2250 metri. Zar Ross ha steccato l’esame di maturità calando drasticamente al mezzo giro finale, dimostrando di non essere ancora pronto per il confronto con i migliori. Per il secondo posto Zilath ha tenuto testa a Zabul Fi.
Il pomeriggio per Alessandro Gocciadoro era cominciato con il “botto” nel Premio Pace del Rio di Zidane Grif: finalmente esente da errori, il figlio di Ready Cash ha dato dimostrazione di possedere un motore fuori dal comune e di poter ambire a traguardi più prestigiosi, una volta che avrà risolto anche i problemi caratteriali. Il portacolori della signora Giovanna D’Asti ha respinto nel lancio un ottimo partitore come Zajron Spritz, è andato via a suon di parziali (600 iniziali in 42”8, primo km in 1’12”4) e ha proseguito disinvolto fino al traguardo, tagliato in beata solitudine. Ci è scappato il nuovo record della generazione, 1’12”5 su pista non proprio velocissima, a ripagare il bel lavoro svolto dal team dopo i quattro r.p. consecutivi marcati dal debutto. A intervallo, Zealand As ha rimontato l’esausto Zajron Spritz per il secondo posto.
Tre anni a caccia della prima vittoria nel Premio Diorz, con i gentlemen in sediolo. A vincere è stata la più esperta del lotto, Zeclisse Rl, alla ventesima corsa in carriera: giudiziosa nelle mani di Marco Castaldo, la cavalla allenata da Antonino Pecoraro ha seguito in seconda posizione prima Zundapp Wise (molto appoggiata al betting), poi Zachar Bay che era scivolata al comando a metà gara sull’errore dell’iniziale battistrada, e in retta non ha avuto grosse difficoltà a piegare la rivale a media di 1’16”4, mentre Zeus Ek ha avuto ragione di Zaga Ferm per il terzo posto. Sulla prima curva si era eliminata la favorita Zeugma D’Amore.
Nel Premio Gallio, prova sui 1650 metri per validi soggetti di 4 anni, la cresciuta Viola Trio ha sfruttato gli errori di Verdict Ferm e di Vhat Love per conquistare il comando senza grossa spesa e gestire a piacimento i parziali: ai 400 finali, quando Vermeil As si è affacciato all’esterno, la cavalla del team Azzaroni-Leoni affidata a Marco Stefani ha allungato prendendo un leggero vantaggio che ha poi difeso con grinta sino in fondo, chiudendo a media di 1’14”4 e salvando una testa abbondante sulla rivale, tornata forte negli ultimi metri. Terzo posto per Varrior Spin, mentre Verdict Ferm è terminato quarto a contatto nonostante i tantissimi metri regalati al via.
Da perfetto opportunista, Rocciamelone ha siglato il Premio Urbem D’Asolo, “maratonina” per cavalli di cat. B/C/D/E/F. Con Alessandro Bitteleri in sediolo, il cavallo allenato da Paolo Rossi ha seguito in terza pariglia mentre Pepevita in avanti era libera di scandire a piacimento il ritmo: la gara si è vivacizzata negli ultimi 600 metri, quando Orione degli Dei prima e Thetis Moon poi hanno costretto la battistrada ad accelerare, ma tutti e tre si sono ritrovati in difficoltà nei 300 finali (la cavalla di Gocciadoro, a detta del team, è stata condizionata da problemi respiratori), così Rocciamelone in retta ha fatto valere il suo parziale, emergendo a media di 1’16”7. L’appostata Senna Trio si è liberata appena in retta dalla scia della calante Pepevita e ha fatto il secondo. Terzo a sorpresa Uncle Nico: l’attesa Teddymar si era invece eliminata al via.