Cinema riconvertiti per ospitare i gamers! La soluzione in Corea del sud
I cinema e i grandi schermi affittati agli egamers per compensare le perdite dovute alle chiusure dovute al lockdown anti Covid-19.
Chissà se il Comitato Tecnico e Scientifico approverebbe. Dopo gli ultimi fatti di cronaca, vedi lo stop poche ore prima della riapertura delle piste da sci, i dubbi sono molti, le possibilità sono quasi a zero. Ma è un grande esempio di riconversione. Stiamo parlando dell’esperimento messo in atto in Corea del Sud e che vede i cinema chiusi per le misure anti Covid-19, affittare i loro schermi ai games, ovviamente per tamponare le perdite che continuano ad accumularsi in questi mesi di lockdown prolungato.
Insomma, le poltroncine rosse si svuotano di spettatori e si riempiono di gamers. Le restrizioni covid impediscono la riproduzioni di pellicole sui grandi schermi, che in alcuni cinema trovano nuova ragion d’essere: vengono affittati ai videogiocatori, che possono così riprodurre su una superficie più ampia le loro partite. Un sogno, per certi versi. Pensate di giocare a Fortnite o Call of Duty con le immagini e il Dolby surround di uno schermo cinematografico. O di sfidare un amico a Fifa o Pes su quelle dimensioni. Pazzesco!
A segnalare la storia è stata la Bbc, che in uno di questi cinema è entrata, in Corea del Sud, nella catena CGV. CGV ha avuto l’idea di affittare i suoi auditorium ai gamers per portare nuove entrate in casse altrimenti vuote. “La qualità del suono è sorprendente” festeggiano i giocatori.
Prima delle 18 fino a quattro persone possono noleggiare uno schermo per due ore, al costo di circa 90 dollari. In serata il prezzo sale a 135. Spetta ai clienti il compito di portare console, giochi e controller.Si tratta di sale che hanno a disposizione tra i 100 e i 200 posti: per acquistare un biglietto del cinema, la spesa era di 12 dollari. Il nuovo business si è rivelato incredibilmente remunerativo.