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L'Hall of Fame del Flipper a Las Vegas rischia di fallire prima di aprire: al via una raccolta fondi

01 marzo 2021 - 10:36

Il Pinball Hall of Fame di Las Vegas rischia di fallire per colpa del Covid-19 prima ancora di aprire: chiesti 200mila dollari su GoFundMe. 

Scritto da Ca

Un progetto durato poco meno di due anni. Colpa del Covid-19, ovvio. Ma, tant’è, il Pinball Hall of Fame di Las Vegas sarebbe già nei guai. Il problema, avrete intuito, sono i soldi. E su GoFundMe è partita già una raccolta fondi per salvare un progetto che si sviluppa su 26mila metri quadrati. Il Las Vegas Pinball Collectors Club sta cercando di raccogliere questi soldi ( bit.ly/2XRwi4N ) e, in queste ore, 878 donatori avevano cliccato già per quasi $ 49.000.

La situazione non è affatto facile. Il gruppo in questione ha assicurato che, pre-pandemia, ha preso in prestito 1,7 milioni di dollari per trasferirsi dall'attuale sede di 1610 E. Tropicana Ave. a una nuova casa sulla Strip, che ospiterà più di 700 flipper. Secondo la pagina GoFundMe, l'edificio è finito al 96%, ma "a causa del crollo quasi totale del traffico turistico a Las Vegas, non avremo i soldi per finire i lavori”, hanno detto gli organizzatori. Senza un'iniezione di contanti il gruppo deve andarsene entro il 6 maggio e "l'intero progetto finirà senza una casa per tutte le macchine". E con uno spreco pazzesco di risorse, aggiungiamo noi. "Abbiamo iniziato questo progetto con pochi soldi e siamo stati sempre molto parsimoniosi", scrive Arnold sulla pagina GoFundMe. “Siamo molto fortunati che il virus non abbia infettato nessuno di noi, ma ha distrutto le nostre finanze. Per favore aiutaci con una donazione”.

Il progetto è faraonico e non abbiamo dubbi che senza il Covid-19 non ci sarebbero stati problemi di sussistenza. La nuova sede dovrebbe essere circa tre volte più grande della attuale location in cui sorge la Pinball Hall of Fame, vicino all'Università della città.  Tim Arnold è il “deus ex machina” del progetto ed è il più grande collezionista di flipper al mondo e fondatore della Hall of Fame. Finora la struttura ospitava circa 250 macchine e l’obiettivo era quasi di triplicare questi numeri. 
L’idea era vincente, offrire intrattenimento ai turisti e non solo azzardo. 

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