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Rapporto Pwc: intrattenimento sempre più online per gli italiani

17 settembre 2013 - 13:25

Nel 2017 il mercato italiano dei media e dell’intrattenimento varrà oltre 51 miliardi di euro, con una crescita del 3,7 percento rispetto al 2013, mentre quello mondiale varrà 2.152 miliardi, con gli Usa al primo posto (632), il Giappone al secondo (203) e la Cina al terzo (202).

Scritto da Redazione

Ancora, nel 2014, la spesa per internet da mobile supererà la spesa per internet fisso, grazie a una penetrazione da smartphone che nel 2017 arriverà a superare il 60 percento. Sono questi i principali driver di crescita a cinque anni secondo il report di Pwc Entertainment & Media Outlook 2013-2017 che evidenzia lo stato dell’arte e i trend del settore a livello mondiale.

In dettaglio, il settore dell’intrattenimento, spinto soprattutto dalla crescita di internet, crescerà del 3,5% nei prossimi cinque anni, passando da 48,4 miliardi del 2012 a 56,2 miliardi nel 2017.

I DATI ESAMINATI - Il rapporto ‘Entertainment e Media Outlook Italia 2013-2017’ prende in esame tutti i principali comparti dell’industria della comunicazione: cinema, televisione, musica, radio, Internet, periodici e quotidiani, libri, giochi e videogiochi. Il dato previsto di crescita si spiega anche con la recente esplosione della spesa per Internet (10,4%), che riesce a trascinare interi segmenti, dagli home video elettronici alla musica. Il settore dei videogiochi metterà a segno un +5,9% nei prossimi 5 anni, mentre per il Gaming la crescita attesa è del 4,6%.

"I ricavi nel segmento Gaming - si legge nel rapporto - continuano a crescere: 16,1 miliardi di euro nel 2012. Anche qui la spesa per il mobile contribuirà alla crescita, con un fatturato proveniente dal gioco telematico in aumento in media del 20,3% l’anno nel periodo di previsione".

Se si prova però a mettere da parte il mondo digitale, ecco che arrivano le note dolenti: a parte la radio – stabile con uno 0,2% - continueranno a diminuire i consumi per musica (-0,2%), quotidiani (-4,2%), periodici (-5,8%) e libri (-1,9%).

IL COMMENTO DI ANDREA SAMAJA - Sono dati che per Andrea Samaja, responsabile italiano PwC per Entertainment e Media, confermano che “in questo momento non esiste un modello di business vincente. Gli operatori di settore e gli editori dovrebbero saper misurare i fenomeni in atto e i cambiamenti in corso. Anche perché, da sempre, l’industria della comunicazione e dell’intrattenimento è riuscita ad influenzare gusti e consumo degli utenti: continuare a farlo anche in questi anni significa saper coniugare apertura al cambiamento e capacità di integrare culture diverse”.

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