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Grande boxe e insulti omofobi al Wynn Resort Casino di Las Vegas

15 ottobre 2013 - 09:58

Sarà anche la città del peccato, ma su alcune tematiche fondamentali, e che tra l’altro con il peccato non hanno niente a che vedere, una frangia purtroppo non irrisoria dei suoi frequentatori si rivela retrograda e dà anch’essa spettacolo, purtroppo indecente.

Scritto da Amr

 

È infatti sfumato il sogno di Orlando Cruz, pugile portoricano 32enne dichiaratamente gay, di battere il messicano Orlando Salido e diventare dunque campione mondiale dei pesi piuma, versione Wbo. Il ring era stato allestito al Wynn’s Casino Resort di Las Vegas e in effetti, per quanto riguarda il match, non c’è stata storia. Salido ha avuto in mano l'incontro fin dall'inizio e durante il settimo round lo ha chiuso con una serie di colpi al corpo 'doppiati' da un micidiale destro che ha spedito Cruz al tappeto.

Il pugile portoricano ha però pagato la scelta di esibire la propria omosessualità in un ambiente che si è rivelato maschilista e machista oltre le previsioni. Si è infatti presentato sul ring con dei calzoncini che riproducevano il disegno della bandiera di Portorico, però con i colori diversi da quelli usuali: gli originali, infatti, sono stati sostituiti da quelli arcobaleno della bandiera rainbow, che è simbolo indiscusso dell’orgoglio omosessuale. Proprio ciò gli ha attirato una valanga di critiche e insulti da pare di omofobi, che lui stesso ha ammesso di aver sentito mentre stava combattendo contro Salido.

DEDICA SFUMATA - Qualora avesse vinto il titolo, Orlando lo avrebbe dedicato al mitico Emile Griffith, pugile che dichiarò a tutti la propria bisessualità dopo aver finito la sua carriera.

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