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A Dusseldorf una mostra collettiva dedicata ad arte e videogame

04 giugno 2022 - 09:44

Una mostra per descrivere ed esaltare il lungo legame tra arte e videogame, nell'epoca del digitale.

Scritto da Redazione GiocoNews.it

Si chiama “Worldbuilding: Gaming and Art in the Digital Age” la mostra che inaugura domenica 5 giugno a Düsseldorf per celebrare il 15° anniversario della Collezione Julia Stoschek. Un'esposizione molto ricca e ampia, che proseguirà fino al 10 dicembre 2023 (per poi spostarsi al Centre Pompidou-Metz da giugno 2023 a gennaio 2024) proponendo la collezione Julia Stoschek Dusseldorf ed esplorando – come il nome lascia facilmente intendere – il legame tra gioco e arte nell'era digitale.

Worldbuildingesamina la relazione tra gioco e arte multimediale basata sul tempo con un viaggio attraverso i vari modi in cui gli artisti hanno interagito con i videogiochi e li hanno trasformati in una forma d'arte. “Nel 2021 2,8 miliardi di persone, quasi un terzo della popolazione mondiale, hanno giocato ai videogiochi, trasformando un passatempo di nicchia nel più grande fenomeno di massa del nostro tempo”, spiega il curatore Hans Ulrich Obrist. “Molte persone trascorrono ore ogni giorno in un mondo parallelo e vivono una moltitudine di vite diverse. I videogiochi sono per il ventunesimo secolo ciò che i film sono stati per il ventesimo secolo e i romanzi per il diciannovesimo secolo”.

L'estetica dei giochi è entrata nella pratica artistica decenni fa, quando gli artisti hanno iniziato a integrare, modificare e sovvertire il linguaggio visivo dei videogiochi per affrontare i problemi della nostra esistenza all'interno dei mondi virtuali. Alcuni artisti hanno anche portato alla luce una critica ai giochi dall'interno del sistema stesso, evidenziando aspetti discriminatori e stereotipati delle logiche commerciali e di gioco. Più recentemente, gli artisti hanno iniziato a sfruttare il potere mainstream dei giochi per comunicare nuove forme di coinvolgimento che raggiungono il vasto pubblico di questo settore globale senza confini. Dalle opere video a canale singolo agli ambienti site-specific, immersivi e interattivi, Worldbuilding comprende oltre trenta opere d'arte dalla metà degli anni '90 ad oggi. Le opere della Collezione Julia Stoschek, alcune delle quali appositamente adattate per la mostra, saranno affiancate da opere di nuova commissione. Compresi video, realtà virtuale (VR), intelligenza artificiale (AI) e opere basate sui giochi, la maggior parte delle opere sono interattive e invitano apertamente i visitatori a immergersi nella moltitudine di realtà alternative create dagli artisti, che abbracciano passato, presente e futuro.

Worldbuilding riunirà pionieri dei processi artistici come Jodi, Peggy Ahwesh, Cory Arcangel e Sturtevant, che hanno modificato i video e i giochi per computer esistenti per i propri lavori dagli anni '90, e più specificamente opere interattive delle pioniere Suzanne Treister e Rebecca Allen, che ha un legame speciale con la città di Düsseldorf grazie alla sua collaborazione con la band Kraftwerk. Installazioni basate su giochi su larga scala immergeranno i visitatori nel lavoro di artisti di nuova generazione come Danielle Brathwaite-Shirley, Keiken, LuYang, Lawrence Lek, Gabriel Massan e l'Institute of Queer Ecology, che riflettono in modo critico sull'identità socio-identitaria problemi con visioni utopiche e mondi futuri, mentre altri puntano a un'interazione diretta in cui i confini tra opera d'arte e dimensione sociale dei videogiochi o del metaverso si fondono, come nel lavoro di Lual Mayen, Cao Fei, Frances Stark, Angela Washko e LaTurbo Avedon, che è sia un avatar che un artista anonimo. I componenti estetici che provengono direttamente dal mondo della programmazione del gioco, inclusi 3-D e VR, troveranno un posto speciale negli artwork multimediali basati sul tempo di Ed Atkins, Meriem Bennani, Ed Fornieles, Rindon Johnson e Jakob Kudsk Steensen, mentre i lavori video con un'enfasi decisamente più narrativa di Harun Farocki, Larry Achiampong e David Blandy e Sondra Perry offriranno uno sguardo su altri aspetti dell'industria dei giochi. Balenciaga si unisce anche alla lista degli artisti.

(Nella foto: LuYang, The Great Adventure of Material World, 2019, video game and 3-channel video installation, 26′22″, color, sound. Installation view, WORLDBUILDING, JSC Düsseldorf. Photo: Alwin Lay).

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