A 9 anni crea un videogioco per sconfiggere il Covid-19
Lupo Daturi, quarta elementare, ha programmato un videogioco dove, al comando della navicella Cerba-20, è possibile attaccare e sconfiggere virtualmente il Covid-19.
La quarantena in casa può essere l’occasione per dare sfogo alle proprie passioni. E creare qualcosa di nuovo. È successo così a Lupo Daturi, un bambino di 9 anni che frequenta la quarta elementare, e che ha messo a frutto il molto tempo a disposizione inventandosi da zero un nuovo videogioco.
Nel costruire il suo percorso di fantasia si è però fatto aiutare dalla realtà: il Covid-19 che, come tutti i suoi coetanei e non solo, lo sta costringendo in casa è diventato il nemico da battere. Un terribile mostro, cui ha dato però le fattezze del virus, da sconfiggere con una potente astronave dotata di ogni genere di armi. Nato per divertimento, il gioco è diventata la piattaforma sulla quale sfidare compagni di classe e amici, il tutto ovviamente a distanza; assumendo una volta le parti del virus e un’altra quella dei “buoni” di Cerba.
Il gioco può essere ad un solo giocatore oppure a due giocatori. "Ci si sfida tra amici oppure si gioca contro il computer - spiega Lupo -. Possiamo tirare dei laser contro il Covid-19 ma possiamo anche farlo esplodere con delle mine che si ingrandiscono sempre di più; ci sono a disposizione anche dei razzi che inseguono il nemico. Non ultima, c’è la possibilità di usare uno scudo per proteggersi dai razzi. Qui Covid-19 non ha scampo".
Di Cerba-20 vs Covid-19 Lupo ha sviluppato una versione per pc. "Con i miei compagni passiamo ormai molto tempo davanti al computer. Ma le videoconferenze non sono come vedersi di persona".