skin

Austria, sentenza contro Sony: le loot box sono gioco d'azzardo

06 marzo 2023 - 12:05

Secondo un tribunale della Carinzia Sony ha violato il monopolio austriaco del gioco d'azzardo, ora l'azienda giapponese potrà presentare ricorso.

Scritto da Daniele Duso
Austria, foto di Jacek Dylag (Unplash)

Austria, foto di Jacek Dylag (Unplash)

"I pacchetti Fifa ultimate team devono essere classificati come giochi d'azzardo e richiedono una licenza per essere venduti". A dirlo è il tribunale della città di Hermagor, in Carinzia, la quale si è rivolto un avvocato della zona su incarico di alcuni clienti.

Il verdetto non è ancora definitivo, pertanto l'azienda nipponica può ancora presentare ricorso, ma in Austria c'è chi parla di sentenza storica e di "giudizio sensazionale".

La causa è stata intentata dall'avvocato Ulrich Salburg su richiesta di un cliente che ha "scommesso" 400 euro tramite la console Sony acquistando carte virtuali nel gioco di calcio Fifa della Electronic Arts. L'acquisto è necessario per sbloccare campioni che tuttavia vengono assegnati casualmente: ovvio che chiunque riesca a posizionare Mbappé e Haaland in attacco o Neuer in porta può contare su grandi vantaggi contro gli avversari, di conseguenza un player è incentivato a tentare la sorte potenziare il suo team virtuale acquistando le note loot box.

Ma i movimenti a difesa dei consumatori, in tal caso giovani e giovanissimi, vedono nelle loot box dei meccanismi molto simili al gioco d'azzardo, con risultati che possono creare potenzialmente anche dipendenza. Un aspetto, questo, che ha già portato alla regolamentazione, e in alcuni casi al divieto, in altri paesi dell'Ue.

Il publisher di Fifa, Electronic Arts, si è sempre difeso dalle critiche sostenendo che i meccanismi dietro alle loot box non sono pay2win, bensì giochi di abilità, anzi, "abilità ed esperienza". Nel caso specifico tuttavia non è ​​stato citato in giudizio il publisher di Fifa, ma il produttore di console Sony, anche se questo fornisce solo la piattaforma, poiché formalmente il contratto d'acquisto all'interno del Playstation store è stato concluso con Sony.

E proprio alla Sony Interactive Entertainment Network Europe Limited (che cura la distribuzione delle console nipponiche nei paesi di area tedesca) il tribunale ha intimato il rimborso all'utente, per un importo di 338,26 euro, indicando, nella sentenza pubblicata il 26 febbraio scorso, che "i pacchetti Fifa ultimate team devono essere classificati come giochi d'azzardo che richiedono una licenza".

La cifra non è altissima, ma il timore, per Sony e per l'industria del videogioco che utilizza le loot box, è che si inneschi una serie di cause legali dalle proporzioni gigantesche.

Richard Eibl, amministratore delegato di Padronus, una società austriaca che si occupa di finanza e che collabora con lo studio legale di Salburg, commentando quella che è la prima sentenza del genere in Austria e Germania, ha già fatto sapere di essere stato contattato da numerosi utenti di giochi Fifa, alcuni dei quali con sulle spalle "spese a quattro cifre in loot box: in un caso estremo si arriva a 85mila euro".

Secondo l'avvocato Michael Linhard della Salburg Rechtsanwalts GmbH di Vienna, "la sentenza indica la strada per trattare con le loox box e mostra che i videogiochi non sono opere sospese in un vuoto legale", e annuncia che, nel caso il tribunale deciderà a favore di Sony ed Ea quando presenteranno ricorso (come molto probabilmente faranno), lo studio legale ha già annunciato che prevede di presentare un ulteriore ricorso e, se necessario, andare fino alla Corte Suprema.

Altri articoli su

Articoli correlati