David Bowie, l'uomo che diventò un videogame
Fra i tanti volti di David Bowie c'è anche quello prestato al videogame 'Omikron: The Nomad Soul', uscito negli anni Novanta.
Musicista, cantante, produttore discografico e attore. Ha avuto tanti volti David Bowie, scomparso a New York il 10 gennaio dopo una lunga malattia. Una vocazione da sperimentatore che non si è mai affievolita nel corso della sua carriera, e che ha toccato anche il mondo dei videogame. Alla fine degli anni Novanta, lavorò alla creazione di 'Omikron: The Nomad Soul', fornendo non solo la colonna sonora (con i brani del cd 'Hours') ma prestando il volto ad uno dei protagonisti: il rivoluzionario Boz, sempre con la polizia alle calcagna.
Il Duca bianco non ha mai nascosto la sua attrazione per i videogiochi, una passione condivisa con il figlio Duncan Zowie. La sua eroina, ha detto una volta in un'intervista, era Lara Croft: "Sono innamorato di lei, come tutti gli uomini", ha confessato.
Oltre al gioco sviluppato dalla Quantic Dream Games, ora disponibile anche sulla piattaforma Steam, il nome di Bowie è associato anche ad un altro titolo del gaming: 'Metal Gear Solid V: The Phantom Pain', che ha come sigla di inizio 'The man who sold the world', brano del 1970 poi ri-portato al successo da una cover unplugged dei Nirvana negli anni Novanta. Ma non è finita qui. Proprio il designer di Metal Gear, Hideo Kojima, ha confessato di essersi ispirato proprio a lui per alcuni dei suoi personaggi più riusciti.
Ciao David.