skin

Carv, arrivano 10 milioni di dollari per aiutare i giocatori a 'guadagnare' giocando

06 maggio 2024 - 11:52

La piattaforma che promette di 'guadagnare giocando' chiude un altro round di finanziamento al quale partecipano Tribe Capital e il fondo crypto che investe nel web3 Iosg Ventures. Ma i dati su quanto 'si guadagna davvero' sono pochi.

Scritto da Redazione
Carv - Guadagnare giocando.png

"Dopo aver raggiunto il suo break even point sul finire del 2023 da dicembre dello stesso anno Carv è redditizia e genera entrate mensili di oltre 1 milione di dollari."

Lo conferma Victor Yu, co-fondatore e Coo di Carv parlando con il portale TechCrunch in occasione della chiusura del nuovo round di investimenti che vede la sua creatura portare a casa altri 10 milioni di dollari con il sostegno di aziende come Tribe Capital (che aiuta lo sviluppo di startup) e Iosg Ventures (un fondo pionieristico fondato su criptovalute, che investe nel futuro del Web3), ma anche Arweave, Consensys (sviluppatore di MetaMask e Linea), Draper Dragon, Fenbushi Capital, LiquidX, Marblex, (il ramo web3 della società di gioco coreana Netmarble), No Limit Holdings e OKX Ventures.

Comunicando la chiusura del nuovo round Yu aggiunge che la società sta anche registrando una crescita significativa mese su mese, segno che quest'azienda nata con la promessa di aiutare i player a guadagnare giocando ha raggiunto una stabilità di mercato.

L'azienda d'altronde conta ora 2,5 milioni di utenti registrati e oltre 350 partner aziendali di giochi e intelligenza artificiale integrati, rendendo CARV uno dei più grandi ecosistemi con portafogli attivi (Uaw) unici di oltre 650 su più reti blockchain, tra cui zkSync, Linea, opBNB, Ronin e oltre 40 altre catene.

Il nuovo round di Carv arriva circa cinque mesi dopo aver ricevuto un altro investimento strategico (guidato da HashKey Capital) dopo che, nel 2022, Carv è stata valutata circa 40 milioni di dollari dopo aver raccolto un seed round guidato dalla divisione VC di Temasek, Vertex Ventures.

Tantissime, insomma, le aziende che ci credono. E tantissimi i player.

Semplice il funzionamento, con gli utenti, i player appunto, che possono scegliere di fornire i propri dati personali ai clienti aziendali di Carv in un modo che preservi la loro privacy e sia conforme alle normative, in modo che le aziende possano utilizzarli per la formazione di modelli di intelligenza artificiale, ricerche di mercato e altro ancora. Alla base del sistema c'è il Gat, che sta per Generative Archive Token, ed è una credenziale di gioco unica che cattura e preserva continuamente i risultati di gioco. Il Gat è ha ora integrato perfettamente con almeno 300 dei giochi più popolari della piattaforma Steam.

Carv offre, di fatto, tre soluzioni: protocollo Carv, un livello dati modulare con connettività cross-chain che collega le identità web2 ai token web3; Carv Play, un sistema di credenziali multipiattaforma e una piattaforma di distribuzione di giochi; e infine l’agente AI di Carv, Cara, un assistente di gioco personalizzato che si integra con i portafogli web3 e può consigliare giochi, attività e progetti.

Quanto si guadagna davvero 'vendendo' i propri dati su Carv? Chiaro che non si parla di stipendi raddoppiati, probabilmente qualche spicciolo, magari riuscendo a giocare gratis. Al momento, tuttavia, i dati sui "guadagni" sono veramente difficili da recuperare, dato che nulla trapela dall'azienda o in rete.

La novità di Carv, spiega il Coo, consiste nel fatto che "la proprietà dei dati e i diritti di monetizzazione dei dati personali restano nelle mani degli utenti. Qualsiasi ricavo generato dallo sfruttamento dei dati degli utenti viene condiviso con i creatori di dati e con se stessi. Inoltre, abbiamo creato uno standard di ID utente unificato (Erc-7231) che collega web2 e web3, consentendo una portabilità dei dati senza soluzione di continuità rispetto alle odierne soluzioni in silos”.

Il prossimo passo, per Carv, si realizzerà a partire dal 13 maggio, quando gli utenti di tutto il mondo potranno entrare a far parte della rete di dati decentralizzata di Carv, contribuendo alla ridistribuzione del valore e guadagnando premi con il collegamento nodi di verifica.

Altri articoli su

Articoli correlati