Il settore del gaming è in costante crescita con il mercato che nel 2022 valeva 336 miliardi di dollari e che potrebbe arrivare a 522 miliardi entro il 2027. È quanto riporta lo studio condotto da Klecha & Co, investment bank paneuropea e indipendente specializzata nei settori tech.
Cresce anche il numero di giocatori che si stima passerà dagli attuali 3,2 miliardi a circa 3,6 miliardi entro il 2025, attivi prevalentemente su mobile (che ora rappresenta il 50 percento del mercato totale mondiale dei videogiochi) e che a loro volta sono concentrati in Asia (circa il 50 percento). Ma è il Nord America a guidare la classifica dei top spender con il 26 percento degli acquisti nonostante gli americani rappresentino solo il 7% del numero di giocatori in tutto il mondo.
Secondo Klecha & Co “il settore è al centro di un costante sviluppo tecnologico e l’innovazione è alimentata anche dalle startup del gaming, supportate dal crescente interesse degli investitori: solo nel 2022 hanno infatti raccolto oltre 13 miliardi di dollari da fondi di Venture capital.”
Inoltre nel rapporto si legge che gli investimenti in tecnologie innovative “hanno portato a progressi che hanno trovato applicazioni nella maggior parte degli altri settori, molti dei quali strategici. Basti pensare all’educazione e alla formazione professionale in cui è in forte crescita il ‘serious gaming’ il cui valore si stima passerà in un decennio da 8-10 miliardi di dollari a 33 miliardi di dollari. I settori di utilizzo finale dei serious game includono l’istruzione e ambiti in cui le simulazioni “reali” comportano rischi e complessità, quali la sanità, l’aerospaziale e la difesa.”
“La costante evoluzione delle tecnologie e dei modelli di business porterà anche a una maggiore adozione del cloud da parte dei consumatori - fortemente in ritardo rispetto al forte passaggio al cloud del software da parte delle aziende – alla luce della crescita attesa del cloud gaming che entro il 2030 arriverà a valere 21 miliardi di dollari. E se dal 2018 il settore vive la fase del ‘cloud gaming’, la prossima potrebbe essere quella del metaverso, un mercato globale stimato a 68,49 miliardi di dollari nel 2022 che si prevede supererà 1,3 trilioni di dollari entro il 2030. Secondo un rapporto di McKinsey & Co., il potenziale valore economico del metaverso può generare fino a 5 trilioni di dollari di impatto entro il 2030: il 95 percento dei leader aziendali si aspetta un impatto positivo sul proprio settore entro 5-10 anni.”
“Anche la tecnologia blockchain, che abilita la proprietà digitale e gli scambi di articoli digitali come Nft, ma anche di oggetti fisici – una versione alternativa dell’eCommerce – è destinata ad accelerare.” A questo si aggiunge anche che “l'integrazione dell'intelligenza artificiale nel settore sarà crescente.”
Tuttavia secondo lo studio di Klecha & Co il settore del gaming è "ancora molto frammentato nonostante sia in atto da un decennio un processo di consolidamento finalizzato a ottenere economie di scala, necessarie a supportare i crescenti costi di sviluppo del gioco in cui oggi si investe da 80 a 300 milioni di dollari e, secondo Bain & Co., si arriverà al miliardo di dollari a gioco entro il 2027.”
A proposito Stephane Klecha, co-fondatore e managing partner di Klecha & Co sottolinea come il settore del gaming sia in costante crescita e come lo sviluppo tecnologico ad esso collegato abbia “significative ricadute positive su diversi settori, molti dei quali strategici, come l’educazione, la sanità o la difesa. La finanza guarda con crescente interesse al settore come testimoniano gi ingenti investimenti del Venture Capital e di grandi fondi internazionali, che hanno già saputo cogliere la rilevanza tecnologica e le ricadute economiche trasversali delle soluzioni in via di sviluppo. Ci aspettiamo un’accelerazione non solo degli investimenti ma anche dell’attività di m&a che sarà trainata da un lato dall’esigenza di costruire economie di scala in un settore ancora frammentato, dall’altro dalla volontà di integrare nuove soluzioni come quelle realizzate da player dell’intelligenza artificiale”.