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La sfida Caressa-Pardo su Fifa 15-Pes 2015

15 luglio 2014 - 16:00

Una sfida nella sfida vera e propria quella tra i due giochi di calcio più acquistati del mercato dell'intrattenimento videoludico e i commentatori italiani.

Scritto da Ca

Fifa 2015 contro Pro Evolution Soccer 2015, i due titoli più caldi che la prossima stagione annunciano i nuovi commentatori. Fabio Caressa, senza Beppe Bergomi ma insieme all'ex portiere Luca Marchegiani su Pro Evolution e Pier Luigi Pardo con Stefano Nava per Fifa 15.
A romanzare questa sfida è stato Tony Damascelli su Il Giornale. In effetti "c'è un calcio vero, quello dello stadio, oggi raccontato, illustrato, passaggio per passaggio, da mille voci, cronisti, tifosi, faziosi. C'è poi un calcio virtuale, trattasi di videogioco".

 

Tuttavia "il sogno infantile oggi non ha più senso, Pro Evolution Soccer 2015 e Fifa 15, sono i tavoli verdi ai quali accomodarsi e trascorrere il tempo, anzi due, di una partita di football. Tavoli con video, monitor, schermo, può essere computer, tablet, cellulare, tutto serve per il trastullo. Non è calcio vero ma è roba seria, le voci non sono mille ma due, conosciute, identificate, identificabili".

Secondo Damascelli sarebbero ormai cambiati i "tempi, persone, personaggi, resta il football, Pardo e Caressa sono romani di accento, milanesi di domicilio; Pier Luigi è stato paragonato, non soltanto per la stazza, a "bisteccone" Galeazzi, questa è una nota di merito, perché il Giampiero giornalista d'antàn era presente, verace, conoscitore e non soltanto frequentatore di spogliatoi e affini, prima di dedicarsi a varie ed eventuali. Pardo, piuttosto, si lascia andare da un «eh, sci dica, sci dica» di Lello Bersani memoria, altro illustre rappresentante del giornalismo della capitale. Caressa è come una ditta di elettrodomestici, non ha paragoni. Si fa prendere dal tifo, nel senso di passione per il gioco; l'enfasi, a volte, lo porta a introduzioni declamatorie da compito in classe o da baci perugina; gli piace frequentare le lingue, alla voce pronunzia, per dimostrare conoscenza e competenza, interpreta gesti, leggeri movimenti labiali, decifrando e spiegando ogni dettaglio, a suo dire. Esagera, con perfidia, nelle critiche ai calciatori che però non devono fare parte della tribù del nostro campionato
".

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