skin

Lo studio: i videogame d'azione risolvono dislessia evolutiva

22 marzo 2024 - 11:53

Uno studio condotto da un team di ricercatori di Bergamo, Padova, Pavia, Milano, Varese, Lecco e Parigi ha messo in luce che giocando con un videogioco d’azione si normalizza la percezione dei suoni del linguaggio in bambini prescolari con difficoltà di linguaggio.

Scritto da Dd
Foto Compare fibre (Unsplash)

Foto Compare fibre (Unsplash)

"Con solo 20 sessioni di gioco con un videogioco d’azione da 45 minuti ciascuna si annullano specificatamente i disturbi nella percezione dei fonemi."

A dirlo è Sara Bertoni del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli studi di Bergamo, primo autore della ricerca intitolata Action video games normalise the phonemic awareness in pre-readers at risk for developmental dyslexia, che ha dimostrato come giocare con i videogiochi d’azione può risolvere le difficoltà nella percezione dei suoni del linguaggio, detti fonemi, che sono considerati la principale causa della dislessia evolutiva, ovvero la difficoltà nell’apprendimento della lettura.

Già diversi studi hanno dimostrato che nei bambini con dislessia, la velocità di lettura può migliorare in seguito a un trattamento riabilitativo con videogiochi commerciali che stimolano le abilità attentive. Un miglioramento dell’attenzione risulta indispensabile per leggere le lettere.

Quello pubblicato sulla rivista "Npj Science of Learning" del gruppo Nature (lo stesso che ha pubblicato lo studio, del quale abbiamo scritto ieri, 21 marzo, sull'Intelligenza artificiale che scende in campo contro il match fixing), condotto da un team internazionale di ricercatori coordinati dalle Università di Bergamo e Padova, con l’Università di Pavia, la Sigmund Freud University di Milano, la Asst di Valle Olona di Saronno (Va), l’Irccs “E. Medea” di Bosisio Parini (Lecco) e l’Université Paris Cité dà una conferma ulteriore.

"Questo studio di prevenzione ha coinvolto 120 bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia", spiega Bertoni. "Un sottogruppo di essi presentava difficoltà nei prerequisiti della letto-scrittura, e quindi erano a rischio per una futura dislessia. Lo studio dimostra che con solo 20 sessioni di gioco con un videogioco d’azione da 45 minuti ciascuna si annullano specificatamente i disturbi nella percezione dei fonemi."

"Questi risultati" aggiunge Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, docente a contratto presso la Sigmund Freud University di Milano e coordinatore della ricerca, "combinati al fatto che la memoria fonologica e la denominazione rapida non sono state modificate, rivoluzionano le attuali conoscenze condivise sulla dislessia come un puro deficit linguistico dell’emisfero sinistro, suggerendo il ruolo causale del controllo automatico dell'attenzione dell’emisfero destro nella percezione dei fonemi.»

"Il miglioramento nella percezione dei fonemi era presente nella maggior parte dei bambini. Questi progressi risultavano più del doppio di quelli ottenuti dopo il trattamento linguistico tradizionale e perduravano a distanza di sei mesi dalla fine del trattamento. Inoltre", affermano gli autori della ricerca, "dimostriamo il ruolo come un’esperienza divertente, che allena l’attenzione, migliori la velocità di elaborazione del linguaggio che, come hanno dimostrato alcuni dei nostri precedenti studi, è alla base delle future abilità di lettura."

Questi risultati sono cruciali per futuri programmi di prevenzione dei disturbi del neurosviluppo, come i disturbi dell’apprendimento, del linguaggio, della coordinazione motoria e dello spettro dell’autismo, estremamente comuni nella società contemporanea.

Altri articoli su

Articoli correlati