Project Amplify, così Xbox prova a dare voce alle minoranze all’interno dell’industria videoludica

Xbox annuncia Project Amplify. Così il ramo aziendale di Microsoft dedicato al gaming prova a rivoluzionare il settore, aumentando l'eterogeneità e dando più spazio ai talenti di colore. 

L'idea nasce dopo che un recente sondaggio di Hbcu Connect, commissionato da Microsoft, ha determinato che su 200 studenti universitari e alumni Hbcu intervistati, circa il 95 percento ha condiviso di avere interesse per una carriera nel settore dei giochi, con il 34 percento degli intervistati che ha dichiarato di essere specificamente interessato ai ruoli di Program management, il 24 percento interessato ai ruoli di ingegneria e il 18 percento interessato ai ruoli di sviluppo del gioco. 

Il gioco è una delle principali forme di intrattenimento, ma ad oggi solo il 2 percento dei professionisti dell'industria videoludica statunitense sono di colore, una palese sproporzione rispetto alla composizione della popolazione degli Stati Uniti (dove appartengono all'etnia nera il 13 percento delle persone). Così, in collaborazione con i membri delle Comunità Nere di Xbox, Xbox sta cercando di migliorare questa statistica e colmare questa lacuna promuovendo pipeline per i neri e i giovani in tutto il settore dei giochi. 

E lo fa con Project Amplify, una serie di video che mira a ingrandire le voci nere all'interno di Xbox per ispirare, educare e motivare i giovani di tutti gli Stati Uniti ad aspirare a carriere nel settore dei giochi attraverso la narrazione della vita reale da parte di leader e dipendenti neri in tutto l'ecosistema Xbox.

Project Amplify presenta quattordici dipendenti neri provenienti da tutta Xbox mentre condividono consigli, approfondimenti sui loro ruoli attuali e punti salienti del loro tempo nel settore dei giochi. Questa serie di video ha lo scopo di educare i giovani sulla diversità dei ruoli all'interno dell'industria dei giochi, evidenziando al contempo alcune delle persone di colore che lavorano in quei ruoli, ogni giorno. A nome delle Black Community di Xbox, i co-lead hanno condiviso le loro storie personali nella serie di video, del loro viaggio nel settore dei giochi.

Interessanti i messaggi diffusi, come quello di James Lewis, Senior business development manager, che racconta di come "crescendo non avevo molta visione di quella che sarebbe stata la mia carriera. Ho deciso di andare al college perché pensavo che fosse un modo per 'ottenere un buon lavoro' e sfuggire alla povertà, ma anche come matricola di Informatica, avevo ancora una conoscenza molto superficiale delle opportunità che l'industria tecnologica mi presentava. Durante la mia esperienza universitaria e con gli stage, ho imparato di più su quanto sia grande il mondo: quante aziende, carriere e percorsi esistono per trovare o creare un lavoro che ami. Voglio che più persone sappiano che hanno opzioni, nulla è impossibile o fuori dalla loro portata e incoraggiare coloro che iniziano a inseguire le loro passioni presto. Nei miei primi anni ero più concentrato su cosa non fare rispetto a quello che potevo essere. Non è stato fino ai miei anni da adulto che ho imparato a sfruttare la mia passione per i giochi in una carriera. Ora sono incredibilmente grato di festeggiare oltre 10 anni nella mia carriera da sogno e spero che Project Amplify ispiri le persone a sognare e agire verso i propri obiettivi. Come direbbero i miei allenatori e mentori, 'gioca per vincere invece di giocare per non perdere' ".

Un'idea, quella di Xbox, che mira a rivoluzionare il settore, aumentando ulteriormente la diversità al suo interno e dando maggior voce ai talenti di colore. Così Xbox prova a ispirare, educare e motivare i giovani di tutti gli Stati Uniti ad aspirare a carriere nell’industria dei videogiochi attraverso la narrazione di storie reali di leader e dipendenti neri dell’ecosistema Xbox.

Il progetto ha lo stesso nome, Project Amplify, di una iniziativa simile, realizzata da Microsoft sul finire dello scorso anno in Asia, in collaborazione con Accenture. Le due aziende hanno avviato iniziative di supporto rivolte a 33 startup asiatiche, concentrandosi sull'impatto sociale e sulla sostenibilità in tutta la regione Asia-Pacifico (Singapore, Australia, Giappone, Sri Lanka, ma non solo), aiutandole a scalare soluzioni e modelli di business emergenti.