skin

Videogame e turismo, nelle Marche entra in gioco anche la letteratura

21 febbraio 2023 - 11:31

Gli alunni di scuole medie e superiori coinvolti nella creazione di un videogame che racconta e promuove la valorizzazione del territorio e ha come protagonista il Guerrin Meschino.

Scritto da Daniele Duso
Veduta di Macerata, foto tratta dalla pagina di Wikipedia dedicata al capoluogo marchigiano

Veduta di Macerata, foto tratta dalla pagina di Wikipedia dedicata al capoluogo marchigiano

Si intitola "Borghi e sentieri dei Sibillini" il progetto, presentato nella giornata di ieri, 20 febbraio, che punta a valorizzare il territorio marchigiano attraverso l'utilizzo di nuovi linguaggi e, nel contempo, sviluppare competenze di programmazione digitale negli studenti.

L'iniziativa è nata dalla collaborazione di una serie di imprese, enti pubblici, associazioni culturali e docenti universitari, sotto la guida di PlayMarche srl, azienda spin-off dell'Università di Macerata, e dell'Istituto Omnicomprensivo Amandola. Si tratta di un percorso che coinvolge gli alunni delle scuole secondarie di primo grado di Amandola, Montefortino e Santa Vittoria in Matenano, dell'Istituto Comprensivo Interprovinciale dei Sibillini e gli studenti di alcune classi dell'Istituto Tecnico Economico con l'obiettivo di far conoscere il territorio fornendo anche nuove competenze, spendibili nel mondo del lavoro, ai ragazzi.

Il videogame proporrà di vestire i panni di Guerrin Meschino, inserendo quindi anche elementi letterari nel contesto, il quale nell'obiettivo di raggiungere la grotta della fata Sibilla dovrà affrontare numerose avventure che lo porteranno a visitare i territori della regione.

Il progetto è stato finanziato dal bando per le scuole "Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione" del ministero della Cultura, e ha come punto di arrivo la realizzazione non di un solo videogame, ma di un pacchetto di serious game che raccontino in maniera innovativa il territorio dei Borghi e dei sentieri dei Sibillini.

L'iniziativa si inserisce in un più ampio contesto promosso dal Distretto regionale dei beni culturali 2.0, che ha lanciato un progetto innovativo finalizzato a consolidare e sviluppare il settore economico delle tecnologie Ict applicate alla valorizzazione dei beni culturali. Il principio di base è di arrivare, focalizzandosi sulla filiera dell'industria e dei servizi relativi ai giochi ed edutainment, a integrare competenze ed interessi pubblici e privati avviando attività e progetti che possano diventare modello e punto di riferimento, almeno a livello regionale.

All'interno del macroprogetto curato da PlayMarche vi è anche la creazione di un gioco dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che consente loro di accedere a contenuti culturali scientificamente validati e di sviluppare l'interesse per il territorio della Provincia di Macerata, anche ferito dagli eventi sismici. "Attraverso l'impiego di tecnologie avanzate", spiegano da PlayMarche, "come le ricostruzioni 3D di edifici archeologici e non, la stampa 3D di reperti paleontologici e video che raccontano il territorio attuale e quello storico ricostruito tramite plastici virtuali, il progetto mira a favorire la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immobile sul territorio. In particolare, gli Hub di Sferisterio e Casa Leopardi, appositamente allestiti utilizzando le tecnologie ICT e valorizzando le loro specifiche qualità, consentiranno ai potenziali fruitori di conoscere e godere in forma diversa il territorio marchigiano".

L’idea di realizzare un videogioco per promuovere il territorio dei Sibillini è nata dalla consapevolezza che veicolare dei contenuti attraverso il gioco stimola la motivazione, l’interesse e la creatività, permettendo agli alunni di memorizzare le informazioni in maniera significativa e a lungo termine”, spiega Rita Di Persio, dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo di Amandola nel corso della presentazione. 

E che il focus della notizia non sia più il videogame, inteso come media ormai consolideato anche nel campo della promozione turistica, lo si comprende dalle parole di Roberto Perna, docente di Archeologia dell'Università di Macerata e coordinatore scientifico del progetto, che sempre nel corso della presentazione spiega come "i progetti che puntano a valorizzare il patrimonio culturale, economico e sociale del territorio devono basarsi su un’approfondita conoscenza di quelle caratteristiche che lo rendono unico ed inconfondibile, soprattutto in un’epoca di globalizzazione nella quale anche l’uso delle nuove tecnologie rischia di farci porre l’attenzione più sui mezzi che sui contenuti".

Altri articoli su

Articoli correlati