Buy in o provento da spaccio di droga? Il bluff di Ashley Locker non regge e per lui c'è la galera
Ancora un caso di poker e droga e ad alti livelli visto che Ashley Locker, giocatore londinese, è stato condannato a 16 anni per detenzione e spaccio.
Scritto da Gt
Si chiama Ashley Locker ed è stato messo in carcere per 26 mesi dopo essere stato condannato per traffico di cocaina a Londra. Dopo il caso di Salman Behbehani un altro caso in cui un poker player è strettamente collegato a detenzione e spaccio di droga. Addirittura, in questo caso, l’inglese ha cercato di usare il poker per giustificare enormi somme di denaro ma il bluff non ha funzionato con le forze dell’ordine. Il primo arresto avvenne nel novembre del 2019 a seguito di un controllo in auto durante il quale sono stati sequestrati quasi 3.000 euro in contanti. Locker ha provato a spiegare che questa somma era destinata a partecipare a una partita di poker ma era già nel mirino della giustizia per casi di spaccio di droga. La polizia ha poi trovato 55 grammi di cocaina, materiale da imballaggio e un elenco di clienti nel veicolo del player.
Locker ha accumulato oltre $ 100.000 in carriera e sembra essere ancora un grande appassionato di poker e ha centrato risultati in Spagna, Irlanda e Stati Uniti.
Il suo miglior risultato è stato un 195esimo posto nel Main Event delle WSOP 2018 vinto da John Cynn per $ 8.8 milioni. Locker aveva incassato $ 49,335 per questa deep run su un field di 7874 partecipanti. Poi risultati al Gps Sheffield, all’Ukipt di Nottingham e al Gukpt Blackpool.
Locker ora rischia 16 anni di carcere e dovrà scontare almeno 13 dei 26 mesi dietro le sbarre. Locker si è dichiarato colpevole all'inizio di agosto presso la York Crown Court e il suo rappresentante ha chiesto una condanna clemente per dipendenza dal gioco d'azzardo.
Anna Bond ha presentato il suo cliente come un uomo di 26 anni che ha scoperto il poker dopo un intervento chirurgico al ginocchio, un uomo che presumibilmente è entrato nel traffico di droga per pagare i suoi debiti di gioco. Il giudice Sean Morris non si è tuffato in questa difesa e ha indicato che Ashley Locker sapeva esattamente quello che stava facendo quando è entrato nel business dello spaccio. In effetti la storia regge davvero poco e, semmai, per pagare i debiti di gioco si smette di frequentare i tornei (che erano la copertura di Ashley) e semmai si trova un posto di lavoro legale e normale per ripianare piano piano la propria esposizione economica.