Martin Kabrhel non ci sta e denuncerà Robl: ‘Potete dirmi tutto ma non imbroglione!’
La polemica lanciata da Andrew Robl si infiamma ed ecco arrivare fulminea la reazione del pro ceco, Martin Kabrhel che annuncia azioni legali a sua tutela.
Foto Picasa
“Andrew Robl ha postato su twitter un'accusa secondo cui sto segnando le carte e imbrogliando nei tornei di poker. Sono rimasto scioccato dalla rapidità con cui le persone hanno preso come vera e pura questa affermazione senza prove ed è scoppiata una bufera mediatica in cui vengo ritratto come un imbroglione. Puoi accusarmi di maniere controverse, brutti scherzi, giochi scomodi o qualunque adesivo tu metta sul mio comportamento autistico, ma chiamarmi imbroglione è qualcosa di completamente fuori da ogni misura”. Martin Kabrhel ha risposto per le rime al flame scatenato da Robl nella giornata di ieri come abbiamo anticipato su Gioconews.it. Una vera e propria accusa che ostentava anche una notevole sicurezza ma che il player ceco, terzo al Super High Roller delle World Series of Poker (WSOP) da $ 250.000, ha voluto immediatamente smentire.
E ha proseguito comunicando la querela nei confronti del “collega”: “Non sono un imbroglione, questo non è vero!! Questo gossip sta danneggiando non solo me come giocatore di poker, ma anche le mie attività lavorative e la mia famiglia. Ecco perché ho deciso di intraprendere un'azione legale contro Andrew Robl, perché in una serie di tornei professionali come le World Series è molto facile dimostrare che tali accuse sono pure menzogne. Non riesco proprio a credere quanto sia facile per le persone unirsi a tali accuse solo per la loro personale antipatia nei confronti della mia persona”.
In effetti ad unirsi al coro anti-Kabrhel, oltre a quelli citati ieri, ci sono Haralabos Voulgaris, già detto, Dan Smith e Chance Kornuth hanno confermato il tweet di Robl. Smith, il sesto classificato, è arrivato al punto di chiamare direttamente il presunto imbroglione durante la trasmissione del tavolo finale di PokerGO. Phil Hellmuth, che di solito si astiene dall'affrontare pubblicamente gli scandali delle frodi nel poker, ha persino twittato che si sentiva "a disagio" con Kabrhel al tavolo.
Uno dei player che ha corroborato le tesi di Robl è uno dei più rispettati come Brian Rast: “Ho seguito il Day2 e stava osservando le carte in modo molto particolare e giocava cattive mani eseguendo anche bluff folli che hanno funzionato ogni volta che gli avversari erano deboli. Nessuna prova conclusiva ma sembrava sicuramente divertente. Sono stato sorpreso che più persone non stessero coprendo il loro carte", ha twittato Brian Rast.
Will Jaffe, tuttavia, l’ha vista in maniera totalmente differente: "Personalmente ho pensato che Kabrhel abbia fornito più intrattenimento agli spettatori in 15 minuti la scorsa notte rispetto a molti di voi negli ultimi 15 anni. Ovviamente segnare le carte è un grosso problema, ma dai, sia Jake Schindler e Bryn Kenney hanno giocato in questo stesso evento."
Alcuni giocatori di poker hanno condiviso video clip dal Super High Roller di quello che sostengono un comportamento sospetto da parte di Kabrhel. Robl ha persino ritwittato una clip condivisa da Malia Miranda che sembra mostrare le carte attaccate brevemente alle dita di Kabrhel.
Sono tanti ad essere stati molto più equilibrati. Dan Colpoys, ad esempio, ha definito i tweet di Kabrhel "ragionevoli" e ha invitato le Wsop a rilasciare una dichiarazione in merito a una potenziale indagine.
E poi arriva lui: