Poker e tv, la polemica sul main Wsop infiamma: perché non trasmetterlo in chiaro?
Gli appassionati di poker live si dividono sui social tra chi vorrebbe vedere il gioco con massima diffusione sulla tv generalista e chi difende i diritti acquisiti da PokerGO
Scritto da Ca
E se il tavolo finale del main event delle World Series of Poker venisse trasmesso e diffuso liberamente su più canali invece di riservarlo agli abbonati di PokerGO? La polemica lanciata da alcuni utenti capitanati da Alexandra Botez, streamer in primis di scacchi e poker, ha fatto breccia sui social anche se il tema potrebbe lasciare il tempo che trova: come si fa a privare il detentore dei diritti del momento clou dell’evento che dovrebbe assicurare audience e magari più abbonamenti da sottoscrivere.
Condivisibili, comunque, le ragioni della Botez e dei suoi follower: diffondere il main e altri tornei di richiamo potrebbe aiutare il gioco a crescere maggiormente il main dei record avrebbe aiutato ad attrarre nuovi fan e potenziali players futuri.
È indubbio che i media hanno un ruolo cruciale nella divulgazione di qualsiasi argomento o prodotto. E il poker, come sport e business, avrebbe tutto da guadagnare da dirette in chiaro su qualche canale tv o sui social. Abbiamo spesso parlato della mancanza di canali tematici come POKERItalia24 o di trasmissioni sulla tv generalista come Poker1Mania che hanno contribuito al boom del poker. Tuttavia se i diritti sono in vendita e PokerGO ha sborsato dollari per essi, privarlo dell’evento di maggiore richiamo sembra impossibile. Forse andrebbe modificato il contratto e non è detto che le World Series, poi, ci rimettano soldi.
I fan del poker si sono spaccati su questo. Ad esempio l'ex dirigente di Facebook e appassionato di poker Chamath Palihapitiya: “Sono d'accordo con te al 100%. Il modello di reddito dell'intero Web gratuito (google, Facebook) riguarda l'espansione del pubblico e il "pubblico simile" che si aggiunge a un pubblico principale. La premessa funziona solo se i tuoi contenuti gratuiti aumentano il tuo pubblico totale in modo tale che quando monetizzi questo nuovo gruppo più ampio, sei redditizio e quindi continui a farlo”.
Ma negli Usa il poker non ha grosso bisogno di spot e i numeri di quest’anno hanno dimostrato che il mercato c’è nonostante la lentezza nella legalizzazione del gioco online e con pochi stati che hanno lanciato le room legali.
Il vantaggio sarebbe più in Europa o in Italia ma, come noto, trasmettere in Tv e sui social sarebbe impossibile visto il decreto Dignità anche se si tratterebbe di cronaca e il diritto della stessa salvaguarderebbe un evento del genere. Ma vedere Daniel Weinman che abbraccia 12 milioni potrebbe suscitare le ire dei soliti soloni che purtroppo infestano la nostra stampa, la politica e i social.