La Cina vieta poker e casino live e online ma solo nel 2020 perderà 150 miliardi nell'illegalità
La Cina vieta poker e casino live e online ma rischia di perdere 150 miliardi di dollari solo nel 2020 per i divieti.
Solo nel 2020, quando i divieti hanno iniziato ad entrare in vigore, il rischio è che quasi 150 miliardi di dollari potrebbero finire nei siti di gioco e poker online illegali. E’ la situazione della Cina denunciata durante la conference Sigma Asia visto che lo Stato si è irrigidito sia col cash game e tournament live e online con diversi operatori che sono usciti dal mercato dopo miliardi di sequestri effettuati agli operatori.
Secondo i report dell’evento, "il governo cinese non aveva chiara una stima sulla quantità di denaro che gli ha impedito di lasciare il Paese, ma ha stimato che l'importo ammonterà a 150 miliardi di dollari nei primi nove mesi dell'anno". Inoltre, iag - inside asia gaming - informa della proposta di emendamento alla legge che criminalizza i siti di gioco illegali includendo pene detentive tra i 5 e i 10 anni. "Chiunque gestisce o gestisce casinò, o è chiamato casinò fuori dal Paese, e organizza o richiede a residenti cinesi di partecipare a giochi d'azzardo all'estero, dove il valore è elevato e di natura grave, sarà punito secondo le disposizioni del paragrafo precedente" proposta di modifica dell'articolo 303”
La pena nel paragrafo precedente è per "l'apertura di casinò" in Cina, che comporta una pena non superiore a cinque anni di reclusione, detenzione penale o controllo, oltre a una multa. In gravi circostanze, l'individuo sarà condannato a più di cinque anni ma non più di dieci anni di reclusione a tempo determinato, oltre a una multa.