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Tre poker dealer si rifiutano di lavorare in un torneo: licenziati nonostante il coronavirus

03 aprile 2020 - 13:41

Tre poker dealer si sono rifiutati di lavorare in un torneo live al Casino de Chaves, in Portogallo, per paura del coronavirus e sono stati licenziati. 

Scritto da Ca

Tre poker dealer del casinò de Chaves del gruppo Solverde, in Portogallo, sono stati licenziati per essersi rifiutati di dare carte per un torneo di poker in programma. I sindacati hanno inscenato una sontuosa protesta ma pare che i croupier siano ancora fuori dall’organico della sala da gioco. E’ successo un paio di settimane fa a e l’emergenza coronavirus era già esplosa in tutta Europa. Tuttavia, il Portogallo, non aveva ancora preso contromisure per contenere la diffusione della speciale evoluzione della Sars.

"Alla luce di ciò che sta accadendo nel mondo con il coronavirus, e in questo momento in un modo molto particolare in Europa, la Union of Gaming Hall Workers (STSJ) crede che i casinò dovrebbero chiudere immediatamente per contribuire alla conservazione di sanità pubblica ", ha spiegato in quei giorni Carlos Teixeira, presidente del sindacato, parlando al mondo degli affari, un'ora prima che il gruppo Solverde avesse annunciato che avrebbe chiuso i suoi cinque casinò in Portogallo.

La mancanza di una decisione di chiudere i casinò, nel caso di Solverde, stava causando una grande protesta tra i loro lavoratori.

E’ stato il caso di questi tre dealer a scatenare la polemica e, loro malgrado, hanno contribuito a prendere la decisione giusta, quella di chiudere: “"Mercoledì scorso, tre dealer hanno avvisato la direzione del casinò dell'opportunità di non lavorare per il torneo di poker, dato che questo gioco si pratica con tutti i giocatori seduti attorno a un tavolo, senza distanze minime garantite, e con molte probabilità di contagio ", ha riferito il presidente della STSJ.

La posizione di questi tre lavoratori "non è stata ben accettata dalla direzione del Casinò, e dato il rifiuto di questi lavoratori di distribuire le carte per il torneo, gli fu detto che, in quel caso, avrebbero dovuto lasciare i locali perché si stavano rifiutando di lavorare senza giusta causa", ha aggiunto Carlos Teixeira.
Poi i casinò hanno chiuso da venerdì 13 marzo. Il gruppo Solverde gestisce i casinò di Espinho, Chaves, Vilamoura, Praia da Rocha e Monte Gordo, che fanno della società il secondo maggiore distributore del paese in termini di entrate, dietro il gruppo Estoril-Sol, che gestisce quelli a Lisbona, Estoril e Póvoa.

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