Ricordate EuroVegas, il maxi investimento per la costruzione di un mega casinò in Spagna poi saltato tra mille polemiche? Ogni tanto, quasi a cadenza annuale, spunta fuori qualche tentativo di costruzione di qualche grandissima cattedrale del gioco d’azzardo stile Las Vegas. E’ il quotidiano spagnolo El Pais che, stavolta, segnala la costituzione di un gruppo di imprese che ha presentato un progetto per la Junta de Extremadura, regione spagnola molto nota, per la costruzione di un macro complesso per il tempo libero in un villaggio vicino a Badajoz proprio secondo il modello di Eurovegas.
Il progetto è stato nominato Elysium City, e vorrebbe trovare vita nella città di Castillblanco. Dietro ci sarebbe il gruppo Cora Global, che stima il costo dell’investimento in circa 3.500 milioni di euro.
Il promotore del progetto è l'imprenditore John Cora, che in passato ha ricoperto il ruolo di vicepresidente in altri parchi tematici come Disneyland. Cora era già un forte sostenitore del fatto che il progetto che doveva finire a Parigi sarebbe stato creato in territorio spagnolo.
Le cifre del progetto sono vertiginose. Abbiamo già accennato gli investimenti, ma è anche importante mettere sul tavolo altri numeri: 1.200 ettari, 2.000 abitazioni, 3.000 camere d'albergo, un palazzetto dello sport con una capienza di 40.000 spettatori, 2.500 posti di lavoro nella fase di costruzione e 15.000 posti di lavoro in quinto anno di attività, e ovviamente 4 casinò.
Il presidente della Junta de Extremadura, Guillermo Fernández Vara, è stato incaricato in questi giorni di presentare il progetto e di promuoverlo, anche.
Si ricorda che l'estate scorsa ha approvato le regole LEGIO Extremadura (Legge Extremadura di grandi dimensioni per il tempo libero) che facilita la costruzione di tali complessi attraverso i tassi di riduzione delle imposte e sconti sul gioco d'azzardo.
Come ricordano i colleghi di Poker-Red, si tratta solo di una presentazione e si invita alla massima prudenza. Citati i fallimenti dei progetti di Sheldon Adelson con Eurovegas a Alcorcón, il Regno di Don Chisciotte in Ciudad Real o il Barcelona World in Catalogna.
Anche in Spagna, come in Italia, quando si parla di grossi investimenti i problemi sembrano aumentare a dismisura nonostante l’ottimo indotto che progetti del genere potrebbero generare sia a livello occupazionale che di ricchezza.