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Wire Act: per gli Stati Usa decisive le entrate da poker e casino online

12 aprile 2019 - 11:59

Il Wire Act non va modificato perché i soldi del gioco online servono per le casse degli Stati: a fine aprile la decisione da parte del DoJ. 

Scritto da Ca

La chiave poteva e doveva essere quella. E pensare che in Italia si continua sul cornicione dell'ipocrisia della lotta al gioco (legale) e contemporaneamente ci si ciba proprio alla fonte che si battezza come nociva. Ma, si sa, il beneficio di un gioco regolato e regolamentato è logico per tutti. O quasi. La politica spesso si arrovella su ragionamenti che somigliano al cane che tenta di azzannarsi la coda.

Accade lo stesso negli Stati Uniti: saranno due settimane decisive per il gioco online visto che entro la fine di aprile il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) è chiamato a far chiarezza sulle recenti interpretazioni del Wire Act, la normativa che disciplina il gioco d’azzardo negli Stati Uniti.
A sollecitare il parere, come abbiamo spesso scritto, è lo Stato del New Hampshire, o meglio, la lotteria nazionale che ha intentato una causa contro il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per avere un giudizio dichiarativo sull’applicazione del Wire Act, oltre alla richiesta della disapplicazione della nuova interpretazione per l'online dello stesso atto.

Eccola quindi la giusta chiave di lettura: “Abbiamo l’obbligo di proteggere le entrate dello stato, necessarie per finanziare l’istruzione nel New Hampshire”, ha detto Charlie McIntyre, direttore esecutivo della Lotteria del New Hampshire. Dal 1964 la lotteria ha garantito allo Stato 2 miliardi di dollari all’istruzione e 192 milioni solo negli ultimi anni".
Il giudice Paul Barbadoro, intanto, ha richiesto chiarimenti al DOJ e subito dopo dovrebbe pronunciarsi sulla causa intentata dalla Lottery Commission del New Hampshire.
Ora, però, il rischio è che si rinizi daccapo e, stavolta, peggio dell'Italia. Sì perché dall'auspicio di una legge federale per la regolamentazione definitiva del gioco online, si è passati alle legislazioni State by State. E qualora la sentenza dovesse dare ragione al New Hampshire (come vorrebbe il DOJ), come si regoleranno gli altri Stati? O il precedente (sicuramente) peserebbe molto sul futuro delle interpretazioni di questo atto, tra l'altro, datatissimo? Il Michigan e la Pennsylvania stanno osservando gli sviluppi con particolare attenzione.
La più ampia interpretazione del parere proibirebbe tutte le attività legate alle lotterie, compreso il Powerball: un’ipotesi drammatica per l’erario che si ritroverebbe con un buco di 80 miliardi. Va detto però che lunedì il Dipartimento di Giustizia ha presentato una nota affermando che il parere non dovrebbe toccare le lotterie classiche, ma solo quelle gestite su internet.
Gli alleati principali della Lottery Commission del New Hampshire sono ovviamente gli operatori del gioco online, che temono conseguenze drammatiche per il proprio business e per i propri lavoratori.
Il DOJ dalla sua è in qualche modo “affiancato” da Sheldon Adelson magnate dei casinò, che ha sempre visto il gioco online come una minaccia, e dalla National Association of Convenience Stores che in più occasioni ha sottolineato i rischi del gioco online per le persone più vulnerabili.

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