La riapertura dei club di gioco parigini? Secondo il sindacato professionale delle case da gioco, Casinos de France, sarebbe solo un sollievo relativo. Andiamo a capire perché.
Dopo due mesi di chiusura, i club di gioco parigini si preparano a riaprire nei prossimi giorni. L'adozione del progetto di legge di bilancio 2025 mette fine all'impasse giuridica derivante dalla censura del Governo Barnier. “La ripresa dell'attività era attesa con impazienza per porre fine alle difficoltà e al clima di incertezza subiti dai quasi 1500 dipendenti e dai sette stabilimenti della capitale che ne escono indeboliti”, analizzano dal sindacato.
Casinos de France spiega com’è andata: “La professione tiene a salutare l'azione dei servizi dello Stato, in particolare quelli del ministero dell'Interno che si sono mobilitati per ridurre al meglio la durata della chiusura e quelli del Ministero del Lavoro, della Salute, delle Solidarietà e delle Famiglie per l'assegnazione delle disposizioni relative alla cassa integrazione”.
Ma qui finisce il bicchiere mezzo pieno: “La riapertura dei club, sotto forma di un’estensione della precedente sperimentazione, risponde però solo parzialmente alle aspettative degli operatori. La sperimentazione, che è durata già sette anni, aveva perfettamente raggiunto gli obiettivi fissati nel 2017 dal legislatore, secondo un rapporto del Governo inviato al Parlamento lo scorso gennaio, il quale raccomandava, in conclusione, di consolidare lo status. Questa proroga di tre anni, votata durante la commissione mista paritaria, ha così sorpreso gli operatori del settore e non può costituire una soluzione a lungo termine.”
Il sindacato Casinò di Francia ha invitato “le autorità pubbliche ad anticipare già ora la stabilizzazione dei club di gioco nella legge. Una soluzione legislativa duratura è indispensabile per garantire ai professionisti del settore un quadro stabile favorevole a investimenti portatori di occupazione e a migliori entrate fiscali per i bilanci dello Stato e della città di Parigi. Diventa inoltre necessario autorizzare per via regolamentare i giochi tradizionali di roulette, per assicurare la fattibilità economica dei club di gioco e per combattere un'attività clandestina che è riemersa negli ultimi due mesi nella capitale.”
È arrivato anche il commento di Grégory Rabuel, presidente di Casinos de France: “Ci rallegriamo per i nostri dipendenti e per i nostri stabilimenti per la prossima riapertura dei club di gioco. È stata evitata per un pelo una catastrofe sociale ed economica grazie all'efficace sostegno delle autorità pubbliche. Tuttavia, il sollievo è solo parziale, poiché questa nuova proroga non può essere una soluzione a lungo termine. È per questo che chiediamo la stabilizzazione dei club di gioco il prima possibile, ma anche l'autorizzazione della roulette nei nostri stabilimenti”, ha concluso.