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La California ancora bloccata tra decreti e tribù indiane per il poker online

24 febbraio 2017 - 16:56

La California insiste sulla legge di poker online ma anche l'AB1677 rischia di rimanere bloccato tra i soliti conflitti interni con le tribù indiane. 

Scritto da Gt

Forse peggio dello Stadio della Roma ci sono i balletti infiniti della legge sul poker online in California e dei continui tentativi naufragati tra le polemiche e le posizioni oltranziste delle tribù indiane che, come noto, gestiscono il gioco d'azzardo in molti Paesi Usa.
Ma pare che il decreto AB 1677 noto anche come The Internet Poker Consumer Protection Act sia sostenuto da molte American Indian Tribes che hanno influenza politica. Purtroppo questo non ha impedito che la situazione sia più problematica, soprattutto in considerazione del fatto che la questione della regolamentazione del poker online è in agenda da quasi un decennio.


Se AB1677 riesce a superare tutte le misure necessarie per essere emanata avrebbe potuto consentire alle tribù locali di lanciare anche il poker online. Le licenze, della durata di 7 anni, costerebbero 12,5 milioni di dollari oltre una tassa (sul margine?) di un range compreso tra l'8,8% e il 15%.
Nella legge ci sarebbero quasi tutti gli aggiornamenti per il software supportabile per il gioco online e anche tutte le sanzuioni per gli operatori che accettano puntate in violazione della Unlawful Internet Gambling Enforcement Act. Parimenti sono inserite tutte le disposizioni relative alla prevenzione delle ludopatie e del gioco minorile.
Nonostante persistanto i problemi l'AB1677 potrebbe essere una base per continuare comunque a parlare di legge e regolamentazione. Se ne farebbe carico Reginald Jones-Sawyer con un suo progetto di legge ulteriore che, attualmente, sembra spaccare un po' il settore tra applausi e fischi.
Ma il cammino sembra ancora molto lungo e se anche il 2017 passerà senza legge, allora potremmo presto dover alzare 'bandiera bianca'.

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