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Las Vegas: Penn National vende il Tropicana contro la crisi Covid-19

31 marzo 2020 - 08:18

Penn National Gaming vende ad un suo ramo il Tropicana di Las Vegas per mitigare gli effetti ella crisi coronavirus. 

Scritto da Gt

Non hanno fatto in tempo a chiudere i casinò di Las Vegas, che già si vedono i primissimi effetti negativi. E’ la Penn National Gaming che ha già deciso di vendere il casinò Tropicana di Las Vegas a un fondo fiduciario per gli investimenti immobiliari, restituendo l’immobile che è attualmente in affitto. Ovviamente la mossa è stata studiata per mitigare i problemi economici che dovrebbero arrivare dopo il periodo di chiusura dei casinò indotta dall’emergenza del coronavirus che sta martoriando anche i cittadini e gli ospedali americani.

L’acquirente sarebbe la Gaming & Leisure Properties, un fondo di investimento immobiliare creato come spin-off da Penn National nel 2013. Penn National Gaming non sarà più proprietaria del settore immobiliare, ma continuerà a seguire le operazioni quotidiane dell'azienda.

La mossa è arrivata direttamente dal playbook di MGM. Nell’ottica di una "strategia di asset-light", MGM Resorts ha venduto le proprietà immobiliari delle sue proprietà alla fine del 2019 e all'inizio del 2020 e le ha restituite in locazione dal gruppo a cui vendeva.

Nel corso dell'ultimo accordo dello scorso gennaio, MGM ha venduto una quota di maggioranza di MGM Grand e Mandalay Bay al proprio REIT, MGM Growth Properties, vendendo il 49,9% degli immobili al gruppo Blackstone. Blackstone ha anche acquistato  il Bellagio da MGM Resorts lo scorso ottobre.

Glpi ha acquistato il Tropicana per 337,5 milioni di dollari in pagamenti di affitto, non in contanti. Fondamentalmente, Penn National avrà già nove cifre per l'affitto già pagate e non dovrà pagare più soldi per quell’affitto.

L'accordo include anche un contratto di locazione per lo sviluppo di un casinò in Pennsylvania e l'opzione per Penn National di acquisire un casinò di proprietà Glpi nel Maryland.
Tutto ok per 26mila dipendenti visto che la società continuerà a pagare i dipendenti fino alla fine di marzo e coloro che riceveranno benefici medici attraverso la società li riceveranno fino alla fine di giugno.

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