skin

PokerStars come McDonald's: 'Sospendiamo tutti i servizi in Russia'

10 marzo 2022 - 13:55

PokerStars segue l'esempio di tante altre aziende internazionali come McDonald's e sospende tutti i servizi in Russia.

Scritto da Cesare Antonini
PokerStars come McDonald's: 'Sospendiamo tutti i servizi in Russia'

Può essere considerata il Mc Donald’s delle poker room? O un brand famoso come la Coca Cola o Starbucks? Di sicuro questi brand hanno in comune con PokerStars un fatto: stop operazioni con la Russia e i poker players sovietici. Prima dello stop del gioco online prevedibilissimo visti i progetti di chiudere lo spazio internet nazionale in un recinto di una rete sovrana che uscirà dal world wide web, una delle room più frequentate dai giocatori russi, ha bloccato le operazioni nel paese invasore. Un chiaro sostegno a sostegno dell’Ucraina.

 

PokerStars ha comunicato tutto in un breve tweet annunciando la decisione martedì: “Aggiornamento importante: sospendiamo tutti i nostri servizi in Russia”. Come era prevedibile, la decisione i players se la aspettavano e in molti l’hanno anche richiesta. Tuttavia, come abbiamo anche segnalato nel nostro editoriale settimanale, alcuni provvedimenti legati alla cancel culture sono piuttosto stucchevoli se non inutili. Ma la reazione di questi colossi nei loro settori di riferimento è quello di far vedere ai russi, che sono contrari per la maggioranza alla guerra in Ucraina, che le azioni del loro “governo” sono sbagliate e che si possa creare sempre di più una coscienza forte contro l’operato di Vladimir Putin e dei suoi sodali.

I players hanno sposato la decisione della room dalla “picca rossa” e, anzi, hanno chiesto anche il blocco delle operazioni per i players della Bielorussia, nazione alleata e anche molto partecipe nel conflitto. E’ vero anche che le persone normali in Russia vogliono solo vivere una vita normale e magari continuare a giocare.

Va anche considerato che giocare serenamente a poker mentre i vicini ucraini sono sotto le bombe non è il massimo. Alcuni testimoni ci hanno inviato screenshot di giocatori della Federazione Russa e dell’Ucraina al tavolo di altre room dot com. Per questo bisognerà capire cosa succederà anche in altre sale online.

PokerStars si aggiunge alla folta pletora di aziende che hanno sospeso le attività in Russia. McDonald's, il fast-food più famoso al mondo, ha temporaneamente chiuso tutte le 850 sedi in Russia. La General Motors ha affermato che avrebbe interrotto tutte le esportazioni verso la Russia "fino a nuovo avviso". I concorrenti della produzione automobilistica Toyota, Volkswagen e Nissan hanno già seguito l'esempio.
Apple ha smesso di vendere prodotti in Russia, mentre Facebook sta bloccando l'accesso alle testate giornalistiche russe. Netflix, Starbucks, Coca-Cola, Spotify e Microsoft sono tra l'ampio elenco di aziende multimiliardarie che interrompono le operazioni in Russia.
Lo scorso autunno, i giocatori russi erano già stati rimossi dalla piattaforma internazionale PokerStars, ma non a causa della guerra. Le normative sui giochi in Russia sono cambiate e ora consentono ai cittadini di accedere solo a siti di gioco che si rivolgono specificamente alla Russia. Come tale, PokerStars ha lanciato il sito pokerstarsinsochi.com, che ha temporaneamente cessato le operazioni.

Articoli correlati