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Un anno di guerra in Ucraina, com’è cambiato il mercato del poker in Russia

01 marzo 2023 - 11:33

I players continuano a giocare, tante room hanno lasciato la Federazione Russa e GGPoker ha superato PokerStars nel gioco online.

Scritto da Ca
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Com’è cambiato il poker online in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Vladimir Putin ormai oltre un anno fa? Le room sono diminuite sensibilmente, il rapporto di forza tra PokerStars e GGPoker si è invertito e tantissime sale hanno lasciato i domini “ dot ru” sulla scia delle sanzioni. Ma i players russi giocano lo stesso e live non hanno avuto mai problemi (così come gli ucraini) a spostarsi e giocare in molte location per prima la vicina Repubblica Ceca. E va detto che nel poker non c’è stato nessun problema di scontro culturale tra le due nazioni, anzi, spesso capita di vedere giocare al tavolo senza problemi giocatori delle due fazioni avverse. Proprio come dovrebbe essere e rappresentando il pensiero di milioni di ucraini e russi che non comprendono una guerra fratricida e insensata. 

Si gioca, è vero, ma sono cambiate molte cose e, in ogni caso, le possibilità per i players russi si sono ridotte così come, per il poker live, la destinazione di Sochi è stata praticamente estromessa. 

Riprendendo varie news uscite un anno fa facciamo il punto della situazione. 

Febbraio 2022 è stato uno dei mesi peggiori nella storia del poker ed è iniziato con partypoker che ha annunciato la propria uscita dal mercato russo (ciò è dovuto al fatto che partypoker ha deciso di lasciare i mercati "grigi"). Decisione già presa e facilitata dal clima di quei giorni decisamente ostile alla Russia. 

Come detto il 25 marzo 2022, gli organizzatori dell'EPT hanno annunciato che la serie che si doveva tenere Sochi sarebbe stata rinviata a ottobre (l'EPT Sochi avrebbe dovuto tenersi originariamente dal 18 al 27 marzo). La serie è stata poi cancellata il 4 marzo stesso. Dal 24 febbraio 2022, le serie mondiali come EPT, WPTDeepStacks, Triton, WSOPC hanno escluso Sochi come location. 

Dal 26 febbraio, la sala ucraina PokerMatch ha chiuso l'accesso al gioco ai russi . È stato possibile accedere alla room, mettere anche denaro per il prelievo, ma la richiesta è stata immediatamente respinta e l'account è stato bloccato. Ancora oggi i fondi rimangono congelati. 

Skrill e NETELLER hanno limitato l'accesso alle funzionalità agli utenti della Bielorussia e della Russia già dal 28 febbraio quando sono iniziate a circolare le voci. Poi il ban si è concretizzato l'8 marzo e non era più possibile prelevare denaro su una carta o un conto bancario, trasferire fondi P2P su un altro conto dalla Russia. Mentre si potevano ancora 
effettuare trasferimenti su account utente di altri paesi, effettuare depositi nella stanza (se tale metodo di pagamento è disponibile) I giocatori non considerano più Skrill e Neteller il loro pagamento preferito e affidabile . La maggior parte degli utenti ha iniziato a utilizzare la criptovaluta come metodo di pagamento principale. Anche perché, dal 6 marzo, anche Visa e MasterCard hanno lasciato la Russia. 

Poi è stata la volta delle poker room come PokerStars che prima ha avuto problemi con i pagamenti, quindi ai giocatori russi è stato lasciato accesso solo ai depositi da carte e QIWI . Di conseguenza, il 3 marzo, è rimasto come pagamento solo QIWI .
Una settimana dopo è stata la volta di 888poker che ha lasciato la Russia anche se già a febbraio circolavano le voci secondo cui 888poker avrebbe lasciato il mercato russo. Il 10 marzo, la stanza ha negato questa informazione, ma il 15 marzo ha confermato chiudendo tutto anche se i soldi dei giocatori sono sempre stati al sicuro . 

La partenza delle room dal mercato russo ha dato origine a due tendenze:  la migrazione dei giocatori in altri paesi dove si poteva giocare come prima e i players hanno iniziato a giocare nelle applicazioni in discipline come PLO a 5 carte e PLO a 6 carte dove le partite sono molto più alte e quindi rischiose. 

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