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Negreanu è stanco e preoccupato: ‘Mi fermo col poker a novembre per salvare l’anno alle Wsop Paradise’

02 novembre 2023 - 17:19

Un messaggio su X ha scatenato un flame dopo che Daniel Negreanu ha esternato la sua stanchezza e si fermerà a novembre ai tavoli da poker.

Scritto da Ca
Negreanu nella foto del successo al Shrb che aggiustò il balance della scorsa stagione

Negreanu nella foto del successo al Shrb che aggiustò il balance della scorsa stagione

“Sono sulla buona strada per vivere il mio anno peggiore nei tornei di poker e le ragioni di ciò sono queste, in ordine sparso: pessima varianza e ho giocato troppo a poker.” Daniel Negreanu è stanco. In molti potrebbero alzare la mano e mandarci a quel paese ma a certi livelli, è così. KidPoker in queste ore ha rilanciato per l’iniziativa del suo sponsor GGPoker che ha lanciato un nuovo format, Game of Gold, con Poker After Dark e ha promesso battaglia. 
Il messaggio, che non finisce lì perché Dnegs, ha argomentato, ha scatenato la reazione di oltre 300 utenti con pochissimi hater e tutti pronti a solidarizzare con lui e a dargli consigli. 
“Quando si invecchia, la stanchezza è reale. Non prendo decisioni in maniera lucida quando sono stanco e ho giocato troppi eventi nel complesso. Quando gioco troppo spesso, non mi interessa molto l'evento a cui partecipo. Quando ho pause prolungate tra gli eventi, li aspetto con ansia e mi impegno di più. Da qui la decisione di non giocare a poker a novembre: mi prenderò un mese libero e mi ricaricherò con la speranza di salvare l'anno alle Bahamas per le Wsop Paradise a dicembre. Ci sono alcuni buy-in enormi e garantiti massicci e dovrò farne una grossa per evitare un anno perdente!” 
Un Negreanu disperato o in modalità spot per le Wsop Paradise? Fateci fare gli avvocati del diavolo. 
A chi ha addebitato le responsabilità del suo stessé alle Wsop estive Negreanu ha risposto così: “No, non mi riferisco alle World Series che non l’ora tornino. Sto parlando del prima e del dopo.”

Solidale Alec Torelli: “Posso assolutamente identificarmi. Le volte in cui ho "forzato" il gioco, sono arrivati sempre risultati non ottimali. Cerco di giocare solo quando è la mia priorità numero 1 e cerco di essere creativo, rimanere presente e godermi il gioco. Un cane affamato caccia meglio.”

Dispiaciuto Joe Stapleton: “Ho sperimentato livelli di frustrazione che inducevano attacchi di rabbia giocando per puntate insignificanti, in modo ricreativo. Non riesco a immaginare quanto questo possa essere frustrante per te. Tieni duro, amico. Goditi il ​​tuo novembre. Ti preparerò dei brownies, se necessario.”

Un follower di nome Paul Vato sembra criticare un po’ l’atteggiamento di Daniel al tavolo: “Ciò che devi capire è che tutto ciò che fai al tavolo da poker trasmette informazioni. Non vuoi essere tutto disordinato, mangiando un panino, al telefono. Sappi che ci sono tre caratteristiche fondamentali che rendono un giocatore di poker d'élite. Una è l'abilità grezza, l'altra è la comprensione fondamentale del lato matematico del gioco. La terza parte è ciò che chiamo disciplina.  Spero che questo aiuti.”

Matthew Cross scomoda Winston Churchill: “Ricorda perché falliamo, così possiamo imparare a farlo correttamente la prossima volta. Ogni fallimento è un'opportunità per crescere. Churchill diceva: ‘l successo è passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo’”.

Secondo Matt Spurring, invece, sembra essere riduttivo e fuorviante “misurare il proprio gioco in cicli di 12 mesi. Dato il numero limitato di mani che giochi dal vivo (rispetto all’online), la varianza coinvolta è così enorme che ci si aspetta di perdere anni (sottolineando per gli altri, ovviamente lo sai) Se togliessi la pressione dal “salvare il tuo anno” potresti trovare una marcia in più in termini di prestazioni.” Condividiamo!

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