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Poker vs Betting, in una discussione Silver attacca Holz: ‘Conosci bene il soft play vero?’

29 dicembre 2022 - 17:57

Su Twitter si infiamma una discussione tra Max Silver e Fedor Holz con quest'ultimo che, almeno a parole, la prende bene dopo aver subito attacchi di soft play e collusion.

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Il mondo di Twitter genera giornalmente discussioni assai interessanti, soprattutto nel poker internazionale con i top reg impegnati tutto il giorno a scambiarsi opinioni e, spesso, a beccarsi. È capitato nelle scorse ore a Max Silver e a Fedor Holz. Il primo, pro londinese, gambler, founder dell’app di training SnapShove e marito di un’altra giocatrice e ormai manager Lisa Limerick, ha risposto all’affermazione di un bettor professionista, pare sull’Nba, Joe Knish.

Quest’ultimo ha affermato qualcosa che, in effetti, non sentiamo proprio di condividere al pari di Silver: “Le scommesse sportive sono una competizione. Non contro i bookmaker, ma contro ogni altro scommettitore. Per la maggior parte sei nella tua stessa squadra. Il successo di qualcun altro in qualche modo indirettamente o direttamente è correlato al tuo fallimento. Questo è probabilmente il motivo per cui sembra che la maggior parte di noi (scommettitori, Ndr) si odi”.

E Silver: “Personalmente ho trovato l'esatto contrario, e cioè innumerevoli possibilità di cooperare con qualcuno e fare più soldi per tutti. Un cambiamento rinfrescante rispetto al poker”, dove, sottintende Max, lì sì che si è tutti contro tutti. 
Ma poi succede qualcosa di particolare. Interviene Fedor Holz che sembra dare ragione a Knish dicendo che qualcosa di simile succede nel poker. 
A questo punto, Silver dà una stoccata al tedesco top player da oltre 36 milioni di dollari vinti solo in tornei ufficiali anche se, sostanzialmente, dice la stessa cosa: “ Ho sentito parlare bene dello scambio di quote in tornei high stakes e di soft play ai tavoli finali ma non l’ho mai provato sulla mia pelle (questo è uno scherzo, non un accuso, so che questo può rovinare tutto)”, cerca di smorzare Max. 

Fedor non se la prende e risponde “Softie”. Come per dire, l’hai toccata piano. 
E Silver rincara postando uno screenshot di uno degli high roller tanto contestati a Holz e compagni di scuola tedesca come Rainer Kempe, Steffen ontheimer e Dominik Nitsche: “Immagino che tu riconosceresti il soft play quando ci sei nel mezzo”. Holz non si scompone: “Sì Joe, ero decisamente nella parte già morbida”. 

 


Interviene con Silver nel dibattito anche Jesse Sylvia, November niner Wsop: “Se non pensi ci sia cooperazione nel poker ho buone notizie per te”. 
Tornando all’origine del ragionamento, è vero che quote, swap e gruppi di players che si spostano insieme per tornei sono all’ordine del giorno ma il soft play al limite della collusion è una pratica vietata cosa che non accadrebbe mai nel betting. Nelle scommesse, appunto, si gioca sempre e comunque individualmente e contro il banco ma dove è ovvio si possano costituire delle pool e condividere giocate. 
Insomma molto piacere interessante l’attacco di Silver a Holz che un dibattito da sviscerare, sì, ma che sembra già piuttosto scontato. 


 

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