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Poker live a casa, nei club e nei casino: ecco cosa cambia con l'ultimo Dpcm Conte

13 ottobre 2020 - 12:36

Pochi cambiamenti per il poker live nei club nell’ultimo Dpcm emanato dal presidente Giuseppe Conte per il contenimento del contagio da Covid-19.

Scritto da Cesare Antonini

Poker live nei club senza grossi impatti dall’ultimo Dpcm emanato dal presidente Giuseppe Conte ma con diverse accortezze da seguire in base alle disposizioni e ai suggerimenti che sono stati dati per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 in Italia.

Come al solito è difficile cercare di inquadrare i circoli dal vivo in una delle categorie, in un codice Ateco e in un’attività precisa. Un po’ sale da gioco, un po’ circoli culturali e con rapporti con bar e ristoranti spesso annessi alle strutture. Mentre, per i grandi eventi live, non dovrebbero esserci problemi con i limiti di 200 persone per sala rimasti invariati e le chiusure per i casinò che non sarebbero fissate per le 24 come per altri locali. Il tutto, poi, dipenderà da Regione a Regione che potranno stringere le maglie a seconda dell’andamento dei contagi.

Andiamo per ordine.

NORME PER LE SALE GIOCHI E SCOMMESSE - Nuove e più stringenti regole per fronteggiare l'emergenza Covid in Italia, su tutte l'obbligo per "le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)" di chiudere alle ore 24. E nel nuovo Dpcm di Giuseppe Conte si parla anche di location di gioco, affermando che le stesse sono consentite pur nel rispetto di precise disposizioni. Per tali location non vale la disposizione di chiudere alle 24, che si applica solo ai loro eventuali bar e ristoranti.

"Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo - si legge - sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibiità dello svolgimento delle suddette attività all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10".

Come noto, ai sensi del decreto legge approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri (e che funge da "cornice" al presente e più dettagliato Dpcm) i governatori delle Regioni e i presidenti delle Province autonome possono stabilire solo norme più restrittive (su tutte le materie, non solo sul gioco) mentre la loro prerogativa "ampliativa" viene subordinata a precisi paletti e comunque eventuali norme di tale tenore devono essere approvate da Roma.

Niente chiusura alle ore 24 per casinò, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, una ipotesi che era stata ventilata ma che è accantonata alla lettura delle disposizioni contenute nel nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, predisposto allo scopo di fronteggiare l'emergenza Covid-19. Le nuove disposizioni entrano in vigore il 14 ottobre e hanno efficacia, si legge, fino al 13 novembre, tenendo presente che, ai sensi del decreto legge approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, le Regioni e le Province autonome potranno emanare norme più stringenti, mentre quelle "ampliative" sono soggette a rigorosi paletti e comunque all'approvazione da Roma.

LE NORME SU RISTORANTI E BAR - Se le attività di gioco non dovranno chiudere alle 24, sono comunque sottoposte alle disposizioni contenute al punto ee del Dpcm stesso, per quanto riguarda le loro attività di ristorazione. Esse, (tra queste bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) "sono consentite sino alle ore 24 con consumo al tavolo e sino alle ore 21 in assenza di consumo al tavolo". Inoltre, queste attività restano consentite "a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analighi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10".

Quindi i bar e i ristoranti che sono annessi e promiscui alle sale da gioco e alle location di gaming dovranno chiudere a mezzanotte.

NEI CIRCOLI OK, PARTITE PRIVATE 6 MAX - Ieri abbiamo affrontato il discorso nell’editoriale settimanale e avevamo previsto che per il “pokerino” tra amici ci sarebbero stati problemi. Paradossalmente, però, un poker vecchio stampo a 5 carte si può fare ma con la mascherina cos’ come se di dovesse giocare alle altre varianti 6Max. Non c'è più il divieto, ma è "fortemente raccomandato" di non ricevere più di sei ospiti.
Per i centro sociali, altra categoria cui il poker live sembra assai vicino, alla lettera Z del Dpcm le attività sono consentite “a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalleRegioni o dallaConferenza delle regioni e delle province autonome nel  rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10.

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