PokerSphere, il poker live francese dove si paga l'abbonamento
PokerSphere, il modello di club francese di gioco dal vivo in cui si paga l'abbonamento come in palestra, torna ad operare: assolto dal tribunale di Bordeaux.
Anche in Francia i tribunali potrebbero spianare la strada al poker live e all'organizzazione di tornei dal vivo sul suolo francese. Il tribunale di Bordeaux, lo scorso lunedì, ha assolto i dirigenti dalla società "PokerSphere" dalle accuse di organizzazione di partite di poker illegali.
Prima di approfondire i fatti il progetto in questione è più che altro un posto dove imparare il poker, dove, infatti, si gioca gratis ma pagando un abbonamento mensile. Tutto il mondo è paese, verrebbe da dire, considerando anche l'impreprarazione in materia di giudici e forze dell'ordine di casa nostra che spesso hanno prodotto situazioni distorte e processi alteettanto distorsivi che ci hanno portato ad avere 3 casinò su 4 senza tornei di poker e un'offerta capillare a livello territoriale ma ancora borderline.
Con 35 euro si accede alle attività mensili, come se fosse una palestra. Uno sconto estate altrimenti i costi dovrebbero aggirarsi sui 70 euro. In medie si giocano 5 tornei a settimana, 3 live e 2 anche online. Ogni volta si raggiunge un final table si prende un punto, il runner up 2 punti e 4 punti il vincitore.
Si stila una classifica e i 18 primi classificati si qualificheranno per una finale in cui in palio ci saranno 2.000 euro di dotazione (la chiamano così ma sarebbe un vero e proprio prize pool) e due buy in ad un torneo da 600 euro.
Un vero e proprio modello di poker sportivo, non c'è dubbio. Ci si iscrive, si partecipa a dei tornei, a un campionato e poi si vincono i premi.
Questa sentenza segna la fine di un periodo che ha turbato la nostra attività e rallentato il nostro sviluppo gettando nella preoccupazione il nostro ambiente professionale e personale e questo in un contesto economico che ha richiesto un nostro grosso investimento. Alcune dichiarazionie e testimonianze erano diretta proprio contro la nostra società ma hanno messo in pericolo l'intero poker senza soldi, le associazioni e i club amatoriali di tutta la Francia: non era il nostro status legale e la nostra struttura ad essere accusata ma l'organizzazione che era dietro alle iscrizioni".
Per questo adesso si può cantare vittoria: un poker sportivo è davvero possibile e l'idea di PokerSphere sembra davvero vincente, molto meglio di altre strutture studiate in Italia, ad esempio. E con questa sentenza il progetto e altre attività simili potrebbero prendere piede ed aprire ancora di più in tutto il territorio francese.