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Dopo Nuoro anche a Sassari il Texas Hold'em poker è vietato

17 giugno 2016 - 15:16

La Questura di Sassari inserisce nella tabella dei giochi proibiti il texas hold'em e il poker in tutte le sue forme. 

Scritto da Cesare Antonini

A pochi giorni dal suo insediamento il nuovo questore di Sassari, Maurizio Ficarra, ha approvato la nuova tabella dei giochi proibiti destinata agli esercizi pubblici, ai circoli privati, ai parchi di divertimento presso i quali vengono effettuati giochi e scommesse, inserendovi la variante Texas Hold'em e il poker in tutte le sue forme.

"Non vi sono particolari novità rispetto al passato, fatta salva la specificazione del divieto del poker in tutte le sue forme, compresa la variante Texas Hold'em. Viene ribadito il divieto generalizzato ai minori di 18 anni di partecipare a giochi, automatici o meno, che prevedano premi in denaro, nonché di entrare nei locali autorizzati ad esercitare il gioco con vincite in denaro e la raccolta delle scommesse. Tale divieto è assoluto, anche nel caso siano accompagnati da un adulto", si legge in una note della Questura.

 
Dopo il provvedimento di Nuoro eccone uno simile a Sassari e, vista l'assenza della regolamentazione di poker live che il settore attende da ormai 7 anni, con un divieto di questo tipo il poker è davvero impossibile da giocare. Il rischio ora è che si causi un effetto domino prima in Sardegna e poi in Italia qualora altri Questori dovessero seguire questi precedenti. Siamo comunque alle solite: ogni campanile, ogni parrocchia ha una legge per il territorio di competenza. E il Governo continua a lasciare a tribunali locali, Tar e Questure, la gestione di questi casi piuttosto spinosi.
E ancora sulla comunicazione della questura: "Il divieto di accesso ai minori deve essere esposto in luogo chiaramente visibile. Qualora non vi sia certezza dell’età, il titolare dell’esercizio deve identificare i minori mediante un documento di identità. Le sanzioni, generalmente di carattere amministrative, sono molto severe, potendo arrivare facilmente anche a decine di migliaia di euro e alla sospensione o revoca della licenza. I titolari degli esercizi interessati hanno l’obbligo, ai sensi dell’articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), di esporre la tabella in modo che sia perfettamente visibile ai clienti. La sua mancata, o errata affissione è punita con l’arresto sino a tre mesi o con l’ammenda sino a 206 euro, fatti salvi i provvedimenti di carattere amministrativo sulle autorizzazioni di polizia. La tabella dei giochi proibiti è stata trasmessa a tutti i comuni della provincia che provvederanno a rilasciarla ai gestori che ne faranno richiesta".

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