Padova: il poker club chiuso e sanzionato per Covid-19 ma non per gioco d'azzardo
Poker live e cash game e nessuna denuncia per gioco d'azzardo: il Covid-19 mette in secondo piano altre responsabilità del circolo padovano scoperto ad inizio anno.
Istigazione alla disobbedienza delle leggi anti Covid-19, sanzioni per lo spostamento tra regioni in zona arancione o non applicazione del distanziamento sociale. Financo l’apertura di un bar senza autorizzazioni. Ma nel caso del circolo privato di poker live di Padova, dalle notizie rilasciate delle forze dell’ordine, non si ravvedono denunce per gioco d’azzardo illegale, nonostante (come si vede chiaramente sui messaggi Whatsapp sequestrati dalla Polizia padovana), la serata offriva un tavolo cash game 1/1 euro con limiti di deposito da un minimo di 50 al massimo di 300 euro. Non ce ne vogliano i gestori del circolo padovano, non vogliamo aggravare la loro posizione, anzi. La valutazione che facciamo è che, paradossalmente, l’esercizio del gioco d’azzardo vietato da tutte le possibilità che Corte di Cassazione e precedenti giudiziali vari che lasciano spiragli per i tournament e non per il cash game, sembra in questo concesso. In primo piano, nelle attenzioni delle forze dell’ordine, nel blitz dei primi del 2021, ci sono le norme anti contagio e non certo quelle dell’azzardo.