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Botta e risposta tra Galfond e un suo follower: 'Gto, blockers e overbet, tecniche stupide!'

28 dicembre 2022 - 18:32

Phil Galfond risponde in maniera ironica ma signorile ad un suo hater che ha criticato la Gto e altre tecniche di gioco.

Scritto da Ca

"Voglio migliorare nel gioco del poker, ma non credo nella Gto (Teoria dei giochi ottimale, Ndr). Non credo nei blockers o nel ‘range advantage’, solo perché hai un fiore e ce ne sono tre sul tabellone non diminuisce significativamente le possibilità che il tuo avversario abbia un colore. Il concetto di blocker va oltre la stupidità. Inoltre, non cbettare e non overbettare anche questo è troppo stupido".
È il commento sprezzante di un utente ad uno dei tanti video pubblicati da un certo Phil Galfond sul suo canale di YouTube. In poche righe, l'utente è riuscito a criticare alcuni dei concetti più importanti del poker e mettere in discussione una strategia su cui le più grandi menti di questa disciplina hanno studiato per anni.
Tenendo conto di tutto ciò, Galfond ha preferito rispondere in maniera ironica. "È come dire che vuoi essere più bravo in ingegneria ma non credi nella fisica", ha scritto l'asso. 

Nei commenti del tweet Galfond ha approfondito: “Tutti i miei commenti sono gentili. Quella è stata la prima volta che non mi sono preso la briga di capire e spiegare".
Poi è passato a Twitter: "Spero che mi ascolti ma non pensate come questo ragazzo”, si è limitato a dire.

In generale il poker è un gioco a informazioni incomplete ma confutare tutto questo in poche righe dal divano di casa significa non riconoscere lo studio e l’approfondimento di questi autentici fenomeni e professionisti del gioco. È vero che le scuole di poker non sono apprezzate da tutti ma non si può ridurre tutto all’auto apprendimento. Come al solito la verità sta nel mezzo: non ci si deve affidare ad alcuni insegnamenti come dei dogmi imprescindibili nella guida delle proprie azioni ma sfruttare quello che si apprende per impreziosire il proprio gioco e le proprie strategie che si basano sulla personalissima interpretazione del gioco e sulle scelte che non possono essere tutte inquadrate in tabelle di range e casi di gioco analizzati con questo o quel coach. 

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