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Matteo Matta ha tradotto Exploiting Poker Tells di Elwood: ‘Un tema molto importante in certi field’

27 dicembre 2023 - 12:06

Exploiting Poker Tells di Zachary Elwood tradotto in italiano dal poker player Matteo Matta che spiega a Gioconews.it l'importanza del tema.

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Ci ha molto incuriosito il contatto di Matteo Matta, traduttore italiano e appassionato di poker, che ha ripreso in mano uno dei testi più noti sul gioco e che parla di un tema che, a sua volta, ci ha fatto scattare una serie di curiosità e spunti che abbiamo sviluppato con l’autore stesso. Il libro è Exploiting Poker Tells di Zachary Elwood che, in Italia, è stato riadattato in “I Tell nel poker: come usarli nella pratica” ed è disponibile per ora in formato Kindle

Il testo, come si legge sulle note di Amazon, è incentrato su considerazioni pratiche e concrete, ponendosi domande come: Quando vengono fatte delle letture a poker, quali fattori sono coinvolti? A quali comportamenti è importante prestare attenzione quando si prende una decisione? Quali comportamenti possono essere ignorati e perché?     

Ma abbiamo direttamente stimolato l’autore su questi temi. Cerchiamo prima di comprendere qualcosa di meglio sull’autore e da cosa è scaturita la motivazione per portare avanti questo lavoro. “ Ho 37 anni e vivo a Cagliari, la mia città natale. Gioco a poker da parecchi anni, ma lo faccio più o meno a tempo pieno dal 2019, anno in cui ho preso coraggio e mi sono licenziato da un lavoro a tempo indeterminato per intraprendere la carriera da poker player. Essendo laureato in Lingue e non volendo spendere esclusivamente il mio tempo sul gioco, negli ultimi anni mi sono specializzato nelle traduzioni di contenuti pokeristici: ho iniziato traducendo la Tournament Masterclass di Raise Your Edge, con cui ho instaurato una collaborazione lavorativa più o meno permanente, e ho poi tradotto diversi contenuti di alcuni siti web e programmi del mondo del poker, tra cui Holdem Manager, Deepsolver e Preflop Academy. Tutto ciò mi ha infine portato alla traduzione del libro Exploiting Poker Tells di Zachary Elwood, che abbiamo deciso di intitolare I Tell nel Poker: Come Usarli nella Pratica.”

Che contenuti troveremo e perché è utile acquisire le conoscenze del testo in questione? “È il terzo e ultimo libro della trilogia dedicata ai tell di Zachary Elwood. Mentre i primi due (Reading Poker Tells e Verbal Poker Tells) erano in un certo senso più teorici, questo libro in questione ha una componente pratica più marcata - spiega Matta - l’autore, infatti, spiega al lettore come utilizzare i tell a proprio favore per mezzo di esempi di mani reali, in alcuni casi giocate dall’autore stesso, in altri osservate nei tornei e partite di cash game più importanti al mondo. Tengo a precisare, così come fa l’autore stesso nell’introduzione, che non è assolutamente necessario aver letto i due libri precedenti per poter trarre il meglio da questa opera. Il lettore troverà tanti spunti interessanti e imparerà concetti generali facilmente utilizzabili al tavolo da poker. Ritengo che l’autore abbia fatto un eccellente lavoro, in quanto fornisce gli strumenti per poter interpretare in autonomia tutti i vari tell nelle forme più diverse tra loro. Il libro è attualmente disponibile in versione e-book su Amazon, ma sarà presto disponibile anche in versione cartacea, non ho ancora date esatte ma contiamo di farlo pubblicare entro febbraio.”

L'utilizzo dei tell (e dei reverse tell) nel poker attuale è ridimensionato o ancora attualissimo? “Qui ci tengo a fare una precisazione: avendo scarsa esperienza nel poker live, non mi ritengo assolutamente un esperto sul tema, ma provo comunque a dare il mio punto di vista - informa l’autore - personalmente credo che i tell giochino ancora un ruolo fondamentale nel poker live, ma con alcune distinzioni legate al livello del field, mi spiego meglio: ai livelli più alti (mi riferisco a tornei come Main Event Ept o i vari tornei High Roller) credo che più o meno tutti i giocatori abbiano una conoscenza di base sul tema abbastanza elevata, perciò credo sia difficile che un top player conceda dei tell evidenti, anche se non lo escludo a priori. Ma se scendiamo a livelli un po’ più bassi, magari nei tornei a buy-in più basso e perciò più accessibili a giocatori non professionisti, o in molte partite di cash game, le cose cambiano notevolmente, e in quei casi ci sono opportunità straordinarie di sfruttare le conoscenze sui tell.”

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All'inizio i player amavano mascherarsi o nascondersi dietro occhiali a specchio o cappellini invece oggi, spesso, si nascondono il viso più con la felpa o la maglietta quando sono in action, com'è cambiata e come sta cambiando questa gestione del tell da parte dei giocatori? “Credo che in generale ci sia più consapevolezza e timore di far trasparire qualcosa agli avversari. Poi c’è comunque una componente soggettiva, alcuni temono maggiormente i tell legati a reazioni fisiche quasi incontrollabili come la respirazione pesante, il deglutire o semplicemente qualche accennato sorriso rispetto magari al contatto visivo con gli occhi che può essere più facilmente dominato. In alcuni casi, invece, credo sia semplicemente una questione di mode e tendenze, non per forza legate al timore di concedere tell agli avversari. In ogni caso, credo comunque che questi piccoli accorgimenti possono aiutare, ma in realtà evitano solo una minima parte di tell.”

I testi della Tournament Director Association cercano di indirizzare i player sul divieto di coprire il volto o comunque chiedono di tenerlo libero per buona parte dello stesso. Regole ovviamente by passato col Covid-19 e l'obbligo di mascherina al tavolo. Ma queste indicazioni, poco seguite da room e giocatori a dire il vero, potrebbero far tornare d'attualità i poker tell? “Credo che un’applicazione reale di queste direttive possa riportare un po’ più di attenzione sullo studio dei tell. Anche se in realtà, come hai già detto tu, le room e le varie organizzazioni più importanti non stanno seguendo troppo queste indicazioni - analizza Matteo Matta - in ogni caso, ritengo che ancora troppa gente non abbia idea di quanti piccoli dettagli comportamentali possano avere dei significati precisi durante una partita di poker. Spesso molti pensano che questa scienza sia limitata ai più classici tell della pupilla che si dilata o della pulsazione evidente sul collo, ignorando però una miriade di comportamenti, atteggiamenti o semplicemente parole che possono far capire tante cose sul proprio stato d’animo, e di conseguenza sulla propria mano. È per questo motivo che ritengo che sia quasi indispensabile informarsi su questi temi prima di sedersi a un tavolo da poker, non solo per avere qualche lettura sull’avversario, compito che potrebbe rivelarsi arduo in molti casi, ma soprattutto per sapere cosa evitare di fare e non fare in primo luogo. Inoltre, il fatto che ora si parli molto meno di tell e linguaggio non verbale nel mondo del poker, rappresenta un’enorme opportunità per quelli che vogliono fare un piccolo sforzo in più e prendersi un ulteriore vantaggio sugli avversari, informandosi e magari studiando i tell, e i libri di Elwood, quest’ultimo in particolare, sono molto utili ed efficaci”, ha concluso Matta. 

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