Nagy (Wpn): 'Poker bot, ecco come stanarli'
Il numero uno di Winning Poker Network, Phil Nagy, svela un metodo efficace per scoprire chi usa i poker bot.
Scritto da Gt
Una nuova arma nella lotta contro i poker bot. La svela, attraverso un post, il chief executive officer di Winning Poker Network, Phil Nagy, secondo il quale alcuni bot utilizzano una tecnica particolare, lo screen scraping, per analizzare i dati in tempo reale, lo screen scraping.
"Il nostro team di sicurezza ha scoperto che sia i bot privati sia quelli commerciali processano le informazioni al tavolo da poker (quali carte hanno, la posizione, eccetera) leggendo i pixel grafici”, spiega Nagy, secondo il quale, dopo questa scoperta, il team di sicurezza di Wpn ha sviluppato nuovi modi per fermare i bot, quantomeno nel breve periodo. Rimappando i tavoli, i bot non riescono più a interpretare i pixel e quindi a prendere decisioni in base alle dinamiche in-game.
Tuttavia, non si tratta di una soluzione definitiva: i poker bot riescono prima o poi a “risolvere” il nuovo layout dei tavoli e tornano così a poter reperire le informazioni grazie agli elementi grafici. Nonostante ciò, la scoperta del team di Wpn va ad arricchire l’arsenale di mosse che le poker room online possono sfruttare per contrastare gli account illegali. Non a caso, negli ultimi sei mesi, i siti che fanno capo a Wpn hanno introdotto ben quattro aggiornamenti grafici e ciò ha costretto i programmatori dei poker bot a riconfigurare i loro software.
Inoltre, il team di sicurezza non si limita ad aggiornare graficamente il layout dei tavoli il più spesso possibile. Dopo averlo fatto, vengono passati in rassegna gli account che da un momento all’altro abbassano drasticamente il proprio volume di gioco. Ai proprietari viene inoltre richiesto di completare una sorta di “protocollo anti-bot”. Chi non riesce o non vuole dimostrare la bontà del proprio account, se lo vede chiudere. Recentemente, grazie a queste misure, Wpn ha chiuso 46 poker bot recuperando oltre 450.000 dollari.