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Wsop Paradise, il count sbagliato di Neilson: inchiesta sì, rimborso nì

28 dicembre 2023 - 13:27

L'errore nel conteggio delle chip nello showdown decisivo al Main Wsop Paradise ha causato l'apertura di un'inchiesta ma non porterà nessun rimborso.

Scritto da Gt
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Ricordate l’errore clamoroso del count dei resti tra l’australiano Daniel Neilson e il tedesco Stanislav Zegal nel late stage del Main Event World Series of Poker Paradise che potrebbe essere costato oltre 115mila dollari in Icm a chi ha subìto questo colpaccio. Tuttavia i regolamenti parlano chiaro e se le parti in causa accettano l’action e si vaavanti col gioco difficilmente si può tornare a ritroso e ricostruire il tutto ed, eventualmente, restituire buy in o rimborsare i soldi potenzialmente persi. 

Lo ha specificato lo stesso direttore esecutivo Wsop Ty Stewart nell’annunciare l’apertura della indagine su quanto accaduto, e ha anche riconosciuto che difficilmente Nielson sarà risarcito: “La posizione ufficiale in ogni torneo è che, se l’azione è stata accettata da tutte le parti in causa, non è possibile fare ricorso una volta che il torneo si è concluso. Ogni eventuale azione correttiva potrebbe verificarsi solo mentre i giocatori sono ancora dentro al torneo.”

Ma andiamo a ricordare l’episodio con la fase 3way che vedeva protagonisti l’australiano Daniel Neilson, il tedesco Stanislav Zegal e il ceco Michael Sklenicka in lizza per il bracciale più ambito e la prima moneta da due milioni di dollari.

I primi due vanno ai resti su Q-K-5-9 , Neilson gira AK  e può solo sperare nel river per ribaltare la situazione, visto che Zegal con KQ  ha top two.
River blank e l’australiano perde un monster pot. Ma avrebbe dovuto perderle fino ad un certo punto e non per 48 milioni invece dei 38 che era l’ammontare esatto dello stack rimanente di Zegal. 
Neilson rimane quindi con 5 milioni di stack, pari a 5bb, invece dei 15bb che sarebbero dovuti essere. Peccato che sullo streaming gli stack erano corretti e nessuno si è accorto che qualcosa non andava. Neanche lo stesso Neilson che qualche dubbio sulle prime lo aveva anche avuto. Ha chiesto un count più appropriato ma anche lui stesso non aveva contezza precisa, è proprio il caso di dirlo, del suo stack. Ma 10 milioni non sono così pochi per non essere visti. 

È fondamentale saper contare molto bene il proprio stack proprio per evitare errori di questo  tipo. 
Alcuni strali sono arrivati nei confronti del dealer che secondo Neilson e altri “non era così preparato al tavolo”. Un’occasione persa anche se poi quei 10 milioni andavano ancora trasformati nei 115mila dollari calcolati nella stima fatta in quel momento. 

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