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Busquet e la polemica poker-politica: 'La t-shirt pro Palestina? Un'idea di Colman'

28 agosto 2014 - 10:59

Di solito al mio outfit per i tavoli televisivi e per i tornei ci pensa mia moglie. E quella maglietta pro Palestina me l'ha suggerita Daniel Colman.

Scritto da Cesare Antonini

Io non volevo perché non conosco a fondo la vicenda e credo sia un problema fin troppo importante. Ma poi il mio amico ha insistito e pensavo non ci fosse nulla di male". Oliver Busquet sembra cadere dalle nuvole e cerca di giustificarsi in un'intervista rilasciata a Thinking Poker. Il vincitore del Super High Roller dell'Ept BarcellonaOlivier Busquet e il suo runner up, il compagno di stanza e amico Dan Colman, hanno scatenato una polemica infinita sui rapporti tra poker e politica. Polemica che PokerStars ha cercato di stroncare dal principio vietando qualsiasi tipo di messaggio politico nei suoi tornei. Ma le diatribe e i commenti vanno avanti.
Anche Busquet non placherà di certo gli animi. Indossare una maglia 'a caso' che parla della guerra in Palestina non è comunque un comportamento da persona responsabile e da professionista: "Questo problema non sarebbe mai stato in cima alla mia lista delle preferenze e non sono esperto e informato su un tema che penso sia importante e che comunque mi preoccupa", cerca di recuperare Busquet.
I due players non si aspettavano una tale reazione e comunque volevano stimolare un po' i loro colleghi. Busquet ha parlato anche delle azioni buffe di Phil Hellmuth che catalizzano l'attenzione e forse qualcosa si può combinare anche per sensibilizzare "una popolazione che sta soffrendo molto e alla quale siamo vicini o ad altri temi", conclude Busquet.

 

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