Primo provvedimento incisivo nel settore delle criptocurrencies da parte del presidente brasiliano Luiz Inázio Lula da Silva. Secondo un decreto pubblicato dal presidente stesso, la Banca centrale (Bcb) sarà incaricata di regolamentare le criptovalute in Brasile.
Il decreto n° 11.563 ha modificato il regolamento del suo predecessore, Jair Bolsonaro, scritto nel dicembre 2022. Pertanto, una volta entrato in vigore (il 20 giugno), la Bcb dovrà stabilire i propri regolamenti per il segmento.
La notizia arriva in un contesto frenetico per le criptovalute, dopo il passaggio della Securities and exchange Commission (Sec) agli exchange di Binance e Coinbase. È stato proprio quest'ultimo a chiedere – senza successo – che si stabilissero regole chiare per il mondo crypto.
Sebbene negli Stati Uniti il conflitto non sembri richiedere una regolamentazione delle criptovalute, il Brasile ha deciso di controllare questo mercato. La Bcb stabilirà così come avverrà il rilascio dei permessi, la vigilanza del settore e di tutte le società coinvolte (scambi compresi).
La legge firmata da Bolsonaro a dicembre consente il trading e i pagamenti con Bitcoin in Brasile. In ogni caso, non trasforma le criptovalute in corso legale, come ha fatto El Salvador con i Bitcoin lo scorso anno coi pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Dopo che l'ex presidente e il Congresso hanno approvato il disegno di legge senza modifiche, il Brasile è diventato uno dei primi Paesi sudamericani a riconoscere ufficialmente la valuta Bitcoin come forma di pagamento e come asset di investimento.
In questo senso, il nuovo standard normativo definisce il settore crypto come un campo di "rappresentazione digitale di valore che può essere scambiato o trasferito elettronicamente e utilizzato per pagamenti o come investimento".
E, come si legge su Sbc News, stabilisce: “Corrisponderà a un ente o ente della Pubblica amministrazione federale definito con atto dell'Esecutivo per stabilire quali attività finanziarie saranno soggette a regolamentazione, ai fini della presente legge”.