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Criptovalute, la preoccupazione di Savona (Consob) e la risposta di Zanichelli (M5S)

03 giugno 2022 - 15:06

Al Festival dell'economia di Torino si è parlato di criptovalute, la preoccupazione di Savona (Consob) e la risposta di Zanichelli (M5S).

Scritto da Cesare Antonini
Criptovalute, la preoccupazione di Savona (Consob) e la risposta di Zanichelli (M5S)

Al Festival dell’Economia di Trento Paolo Savona, presidente della Consob, ha analizzato il caso delle criptovalute parlando di warning e avvertendo dei rischi della pubblicità delle stesse monete digitali. Questo ha causa la reazione di Davide Zanichelli, deputato M5S in commissione Finanze e da sempre promotore di una soluzione che incontri legalmente il mondo delle criptocurrencies che, però per filosofia e definizione, nascono proprio per svincolarsi da Governi e istituti di credito.
Ma quali sono i timori di Savona? “Quello delle criptovalute è un mondo virtuale che non riusciamo più a controllare e auspico una grande conferenza internazionale che, come avvenne dopo la Seconda Guerra mondiale con la conferenza di Bretton Woods, fissi le regole per la definizione delle criptoattività. Magari l’iniziativa potrebbe prenderla l’Ocse”.
Ci sono stati dei warning delle autorità di controllo, che però si sono mostrati scarsamente efficaci, come testimoniano i recenti eventi di caduta dei valori delle cripto. Secondo il presidente della Consob, “nelle modifiche della normativa bisogna scegliere la soluzione più semplice. La moneta resti pubblica e in mano alla banca centrale anche perché la moneta privata è un enorme disturbo per la politica monetaria che deve poter trasmettere i suoi impulsi al sistema economico”.
Come noto allo studio ci sarebbe una valuta digitale unica globale, un criptoBancor, osserva Savona riprendendo l'idea avanzata dall’economista Rainer Masera, “è un bel sogno che risolverebbe problemi ma la realtà è diversa: avremo tante monete digitali quante sono le grandi potenze del mondo”, ha analizzato il presidente della Consob, intervistato da Marina Brogi, docente di economia dell’Università La Sapienza di Roma. C’è urgenza di sapere “quale sarà l’assetto istituzionale dell’euro digitale; sentire parlare di anni di attesa mi dà agitazione, i tempi stanno diventando importantissimi”.

Secondo Savona la pubblicità delle cripto è distorsiva: “Il tema è dibattuto tra le autorità di vigilanza in sede Esma e c’è la possibilità che arrivi un’indicazione operativa a breve”. Savona si riferisce in particolare a quelle pubblicità nelle quali i bitcoin e le altre criptovalute sono raffigurate come monete d’oro. “È una pubblicità che tende a raffigurare le cripto come l’oro del futuro”, aggiunge il presidente della Consob.
In Italia, prosegue, un primo passo per controllare queste attività ed eventuali legami con la criminalità ai fini del contrasto del riciclaggio è stato fatto con l’obbligo di iscrizione al registro presso l’Oam per chi vuole operare legalmente con le cripto nel Paese. “Il registro è tenuto dalla Guardia di Finanza. Avendo la lista di chi opera potremo vedere anche se ci sono nostri vigilati e, in quel caso, li possiamo chiamare e chiedere di spiegarci meglio cosa fanno sul mercato. È un’approssimazione - conclude Savona - non basta ma è già qualcosa”.

È arrivata tempestiva la replica di Zanichelli del M5S: “Paolo Savona, purtroppo, ha demonizzato un intero settore. È senz'altro giusto fare attenzione al fenomeno investendo nella formazione e nella consapevolezza dei risparmiatori, ma è miope stroncare le criptovalute mancando di coglierne le grandi potenzialità. Sarebbe più saggio - continua - concentrarsi sulle cause che hanno generato una crisi di fiducia negli scorsi anni e portato all'emersione delle criptovalute. Tanto più considerando che ci troviamo in un mondo globalizzato, in cui è essenziale agire con tempestività per non rimanere fuori dai giochi, con il rischio concreto di disperdere competenze e cervelli, costretti a emigrare altrove".

“Il M5S è da sempre attento al tema delle cripto e alle ricadute positive che potrebbero avere sull’economia e sull'attrazione dei talenti. L’intervento di Savona ha sottolineato giustamente la necessità di cautela, ma vanno altrettanto colti gli spunti all'insegna della trasparenza e del bisogno di fiducia che le criptovalute si portano dietro. Compito della politica, ora, è passare dalle parole ai fatti, disciplinando un settore innovativo e portando la chiarezza necessaria a consentire che questa nascente industria possa svilupparsi nel rispetto della legalità” conclude

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