La seconda 'ondata' di crescita del poker online in Europa e il boost del primo lockdown
Crescita esponenziale per alcune poker room tra il primo lockdown nel 2020 e l'attesa di una 'seconda ondata' di boost.
Secondo alcuni rapporti il poker e il gioco online in Europa hanno vissuto un boost a due o, addirittura, a tre cifre. E se per il Covid-19 gli Stati e gli amministratori di turno di mezzo Mondo continuano a sbagliare e a farsi trovare impreparati, noi abbiamo spesso detto, e lo confermano molti report, che il secondo boom del poker online è già in atto e non potrà far altro che crescere da questo lockdown autunnale a tutta la stagione invernale.
Alcune cifre riportate da GamingIntel evidenziano alcune sorprese e altre previsioni assolutamente in linea.
Da segnalare la crescita record di GGPoker che, però, ha vissuto una continuità pazzesca grazie al deal con le World Series of Poker che si sono trasferite su questa piattaforma per l’Europa e il resto del Mondo esclusi gli Stati Uniti d’America che hanno giocato su Wsop.com. La percentuale narra di un più 208%, pazzesco. L’offerta è importantissima e c’è da pensare fino a quando questo sistema potrà reggere e alcuni Stati regolati potrebbero iniziare a dare la caccia a questo business importantissimo. Ma, per ora, i numeri danno ragione alla room rappresentata da Negreanu, Holz, Ramos ed Elky mentre Bryn Kenney, il player più vincente della storia dei tournament moderni ha lasciato la patch e la sponsorpship.
Si scende di molto ma, in valore assoluto e considerando la partenza da un’ottima base di dati come quella del network iPoker, il +62% registrato dalla piattaforma Playtech è un grandissimo risultato. La rete che in Italia ha oltre il 30% della quota di mercato ed è in continua crescita, dimostra affidabilità e “coltiva” bene le sue pool di players e si è legata ai brand più importanti in tanti Paesi diversi che utilizzano ormai il suo software.
Bene anche partypoker ma a livello internazionale visto che in Italia la room stenta a crescere e non è certo colpa del prodotto o dell’offerta ma della grande difficoltà di rosicchiare quote di mercato importanti in pool chiuse così come in quelle condivise tra pochi Paesi regolati.